Elvira Notari. Oltre il silenzio. L’opera di Valerio Ciraci (foto) dedicata alla prima donna regista italiana proprio nell’anno dei 150 anni dalla sua nascita entra in competizione alla Mostra della laguna nella sezione Venezia classici, documentari sul cinema. Presentata da Parallelo 41 produzioni, Awen Films, Luce Cinecittà.
Del suo lavoro restano 3 lungometraggi, 2 brevi documentari e alcuni frammenti, 163 minuti in tutto. Della sua vita non si conosce molto (non ha lasciato lettere né diari, e poche sono le fotografie che la ritraggono) ma la la sua opera è al centro di un rinnovato interesse, dopo un lungo oblio.
Protagonista dell’età d’oro del muto napoletano, Elvira realizzò circa 60 lungometraggi che, intrecciando cultura popolare e uno sguardo autentico sulla vita della città, conquistarono il pubblico da Napoli alle Little Italy degli Stati Uniti. Con la scoperta del sonoro, e colpita dalla censura fascista, abbandonò il cinema nel 1930. Su di lei calò il silenzio e gran parte dei suoi film andò perduta.
Nel cast del docufilm: Giuliana Bruno, Cristina Vatielli, Flavia Amabile, Francesca Consonni, Gian Luca Farinelli, Giuliana Muscio, Mario Franco, Simona Frasca, Pippo Santonastaso, Matteo Cirillo, Michele Signore, Antonella Monetti Maria Assunta Pimpinelli, Lucio Senatore, Giuseppe Solla con la partecipazione straordinaria di Teresa Saponangelo.
Conclude Valerio Ciriaci: «Ho incontrato la storia di Elvira Notari qualche anno fa a New York, mentre completavo un documentario su un impresario italiano emigrato negli Stati Uniti e sul pubblico di connazionali che affollava le sale cinematografiche americane di inizio Novecento. Tra le pellicole più richieste dalla comunità italoamericana spiccavano le produzioni del cinema muto napoletano, in particolare quelle della Dora Film, una piccola società a gestione familiare diretta proprio da Elvira Notari. Ho inizato a scavare più a fondo e da fantasma ai margini della storia del cinema, Elvira è riemersa come una presenza viva che trascende i confini del cinema muto».
Venice Film Festival/ “Elvira Notari. Beyond the Silence”: Valerio Ciraci’s work on the first Italian female director is competing among the documentaries on cinema
Elvira Notari. Beyond the Silence. Valerio Ciraci’s work (photo), dedicated to the first female Italian director on the 150th anniversary of her birth, is competing at the Venice Film Festival in the Venice Classics section, featuring documentaries on cinema. Presented by Parallelo 41 Produzioni, Awen Films, and Luce Cinecittà.
Three feature films, two short documentaries, and several fragments survive, totaling 163 minutes. Little is known about her life (she left no letters or diaries, and few photographs exist), but her work is experiencing renewed interest after a long period of neglect.
A protagonist of the golden age of Neapolitan silent films, Elvira directed approximately 60 feature films that, blending popular culture with an authentic look at city life, captivated audiences from Naples to the Little Italies of the United States. With the discovery of sound, and hit by fascist censorship, she abandoned filmmaking in 1930. Silence fell upon her, and most of her films were lost.
The documentary cast includes Giuliana Bruno, Cristina Vatielli, Flavia Amabile, Francesca Consonni, Gian Luca Farinelli, Giuliana Muscio, Mario Franco, Simona Frasca, Pippo Santonastaso, Matteo Cirillo, Michele Signore, Antonella Monetti, Maria Assunta Pimpinelli, Lucio Senatore, and Giuseppe Solla, with the special appearance of Teresa Saponangelo.
Valerio Ciriaci concludes: “I encountered Elvira Notari’s story a few years ago in New York, while completing a documentary about an Italian impresario who emigrated to the United States and the audiences of his fellow countrymen who crowded American movie theaters in the early twentieth century. Among the most sought-after films by the Italian-American community were Neapolitan silent film productions, particularly those by Dora Film, a small family-run company run by Elvira Notari herself. I began to dig deeper, and from a ghost on the fringes of cinema history, Elvira reemerged as a living presence transcending the confines of silent cinema”.