Le anatre di ghiaccio. Venerdì 11 aprile dalle 17 alle 20 nello spazio dell’associazione culturale guidata da Ilia Tufano, Movimento Aperto, in via Duomo 290 /c Napoli, Mariano Bàino presenta la nuova edizione dell’opera (Argolibri) che, insieme a una serie di libri d’artista, testi e “fumettoidi” (foto) resterà in mostra fino a lunedì 28 aprile (i lunedì e i martedì dalle 17 alle 19 e i giovedì dalle 10,30 alle 12,30).
L’inaugurazione sarà arricchita da interventi poetici di Giovanna Marmo, Antonio Perrone e Ferdinando Tricarico, introdotti da Eugenio Lucrezi.
Le anatre di ghiaccio si espandono in otto sezioni tra brevi prose, aforismi e versi: il titolo scaturisce da un episodio (non si sa se autentico o inventato) accaduto nel 1935 in una cittadina degli Stati Uniti, una pioggia di anatre ghiacciate. Episodio tra­gico e divertente, come il tono generale del libro.

Nel corso degli anni Mariano Bàino, che è tra i fondatori della rivista Baldus e del gruppo ’93, ha pubblicato numerosi libri di poesia e romanzi, ha tradotto poesie di Góngora, Frénaud, Lely, ha collaborato assiduamente con Il Laboratorio, la stamperia d’arte fondata da Vittorio Avella e Antonio Sgambati nel 1978 a Nola (Napoli), con l’intento di preservare il sapere manuale delle tecniche calcografiche e di recuperare il legame tra arte e artigianato.
Attualmente Il Laboratorio è una delle principali stamperie italiane e ha fama internazionale. Cinque libri realizzati dal Laboratorio accostando un testo di Mariano Bàino a tavole di noti artisti: Campo Stellato, Carnevale Minore, Fax Giallo e poi Sparigli Marsigliesi, raccolta di testi poetici di Bàino con acqueforti e acquetinte di Vittorio Avella e infine Ritratto immaginario di Hiccer, elaborato gioco combinatorio, con altri lavori grafici saranno in esposizione  fino al 28 aprile,

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