Lealtà e trasparenza sono le parole chiave per costruire un rapporto di fiducia tra il Museo archeologico nazionale di Napoli e il pubblico. La sala del Toro Farnese ha ospitato la presentazione del rapporto annuale di attività del museo, voluta dal direttore Paolo Giulierini. Il report, che è relativo all’anno 2016, mostra tutte le attività svolte durante l’anno ed è scaricabile in pdf dal sito del museo. La sua pubblicazione, inclusa nel piano strategico 2016-2019 del Mann, è stata fortemente voluta dal direttore che intende assicurare una politica di trasparenza da parte del museo.
La legge italiana non impone la pubblicazione di questo materiale, e ciò sottolinea la volontà della direzione di rendere chiaro il suo operato e quello dello dei dipendenti, ai quali Giulierini fa dedicare dei “ritratti”, ossia fotografie scattate da Paolo Soriani e curate da Francesca Pavese, che sono state inserite nel report.
Spiega Giulierini: «Un museo è fatto di persone oltre che di cose. Le persone che vengono al Mann devono trovare un museo funzionale e vivace, un luogo delle opportunità e delle culture in dialogo, ove godere delle testimonianze del passato ma anche di iniziative che rendono la cultura materia viva, complice del nostro presente e viatico per un futuro migliore; e le persone che al Mann lavorano giorno dopo giorno senza il cui aiuto e sostegno molto poco di quanto descritto nel rapporto avrebbe potuto essere progettato e realizzato».
Il 2016 è stato un anno proficuo per il Mann, che ha registrato il +18,5% degli ingressi rispetto all’anno precedente. Le iniziative del museo sono state molteplici. Per quanto riguarda gli interventi sul patrimonio, sono stati fatti 4 nuovi allestimenti e 2600 mq di nuovi spazi sono stati aperti al pubblico, assieme ai giardini storici nei cortili interni del museo che ospitano gli incontri del giovedì sera Le arti in giardino. E’ stata riaperta la sezione egizia dopo 6 anni di chiusura, ed è stata realizzata la nuova sala dei culti orientali.
Inoltre, gli interventi di restauro, dalla media di 430 del 2014 e 2015, sono passati a 2000 nell’arco del 2016. E sono state allestite 21 mostre temporanee, oltre all’organizzazione di 42 tra convegni ed eventi, incontri di archeologia e conferenze sull’Egitto antico.
Il museo offre anche servizi educativi: tra le attività del 2016 sono stati sviluppati 6 proggetti di alternanza scuola lavoro che hanno coinvolto 200 studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori per 250 ore di attività. Una svolta per l’antico Palazzo degli studi, scrigno di tesori mondiali.

Per saperne di più
http://www.museoarcheologiconapoli.it/it/piano-strategico/

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