Filosofia fuori le Mura non è solo un’associazione. Piuttosto è una pratica educativa ideata da Giuseppe Ferraro che si espande nella città e crea coinvolgimento. Come la manifestazione organizzata per sabato 5 novembre nel Complesso monumentale di San Domenico Maggiore dal titolo La memoria del futuro. Nel racconto del presente per una città che si fa scuola dei legami.
Un’iniziativa che abbraccerà l’intera giornata. Si comincia alle 9 incontrando le scuole medie superiori. Dalle 10 alle 19, nella piazza omonima e vicina si svolgerà la mostra mercato dei manufatti del gruppo Le quartierane artigiane che vivono e lavorano nei Quartieri Spagnoli ed esporranno i loro prodotti, borse, accessori, oggetti di design, bijoux e prelibatezze alimentari.
Alle 11 verrà presentato il progetto Agoghé (finanziato nell’ambito del PON Metro Napoli“Spazi di Innovazione Sociale percorsi di inclusione attivai quartieri dell’innovazione) e quanto, in questa cornice, è stato fatto in un anno di attività: lo racconteranno le/i social trainer, giovani donne e uomini che, dopo un’intensa formazione, hanno operato nel territorio dei Quartieri Spagnoli, per facilitare la partecipazione collettiva allo sviluppo di una comunità sociale e alla cura delle relazioni. Verrà esposta anche l’idea delle quartierane artigiane.
Seguirà un confronto corale con Teresa Boccia, Carlo Borgomeo, Nino Daniele, Rachele Furfaro, Maria Luisa Iavarone, Roberto Marino, Simona Marino e Pierre Preira. Chiude il dialogo per voce e violoncello con Giuseppe Ferraro e Luca Signorini.

Qui sopra, Giusepe Ferraro. In copertina,
le quartierane artigiane


Spiega Ferraro:  «La scelta di San Domenico non è indifferente, fu la prima sede dell’università degli studi quando ancora in quel tempo “università” significava comunità sociale. Faremo memoria del futuro di quel che viviamo adesso aprendo un varco a cambiamenti ancora incerti di un mondo che avanza allontanando gli spettri del passato sul proprio presente, chiedendo a ognuno di rivolgere la condizione di fragilità dello stare soli gli uni fra gli altri in uno starsi accanto insieme. Ascolteremo il dialogo corale di chi fa dell’impegno sociale la propria vocazione. Arriveremo a sera con il dialogo per voce e violoncello della memoria del futuro. Il 5 novembre ritorna così, dopo la pandemia, la Notte dei Filosofi, ritorna in pieno giorno per fare della Città l’Università di comunità sociali in una società comune».
Per saperne di più:    
www.filosofiafuorilemura.it  
info@filosofiafuorilemura.it                                 

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