Misura il tempo, attraverso due coni comunicanti di vetro. Dove scorre una sabbia finissima. Uno strumento prezioso che attraversa la vita, attimo per attimo e si pone al centro del libro dell’artista campano, Giuseppe Leone.
Edito da Guida, il volume si intitola, infatti, “I giorni della clessidra. O la libertà del cuore” e verrà presentato in anteprima nazionale mercoledì 24 settembre, alle 18, al Museo Correale di Terranova di Sorrento.
Mario Esposito coordina l’incontro, che rientra nei progetti speciali per i 30 anni del Premio Penisola Sorrentina, cui partecipano lo storico dell’arte Marco Bussagli e il fotografo Claudio Barontini.
Titolo emblematico perché racchiude in due frasi l’essenza di un’attività artistica lunga decenni, a partire dalla seconda metà del Novecento. Sempre attento alla realtà che gli si muove intorno, Leone non ha mai smesso, nel rigore di una vita attenta ai dettagli, lontana da schemi e compromessi, di indagarla intrecciandola con la memoria, percorrendo sentieri creativi, libero di sperimentare. Facendosi guidare da pensiero e coscienza.
Dal disegno alla pittura, la sua ricerca si è concentrata sulla scoperta di nuovi elementi per arricchire le proprie opere: ha utilizzato, così, anche materiali simbolici come l’oro e il petrolio che rimandano a un processo alchemico capace di rigenerare le cose. E ha inventato un tipo di scrittura afona, segni pittorici in grado di evocare il passato e ricongiungersi al presente.
Del resto, la parola nella sua vita ha avuto un ruolo centrale, a cominciare dal periodo in cui, negli anni ottanta, si occupava di grafica nella redazione del settimanale “Napoli Oggi” diretto da Orazio Mazzoni, Maestro dalla personalità complessa che ha tuttora un ruolo importante nel suo diario del cuore.
Il volume nasce durante il lockdown, quando il silenzio e la sospensione di contatti ravvicinati lo hanno spinto a rivisitare il proprio archivio, tra installazioni, appunti e disegni. Ne è scaturita una sorta di mappa intima che racconta il cammino di un artista mai allineato, in costante trasformazione.
Con un saggio introduttivo di Marco Bussaglie e un contributo poetico-letterario di Francisco Soriano, “I giorni della clessidra” si presenta come una pubblicazione corale, arricchita da voci di critici e studiosi che ne hanno seguito il cammino, da Azzurra Immediato ad Angela Cerritello, da Francesco Gallo Mazzeo a Michele Sovente e Luciano Caruso.

Nato a Buonalbergo, in provincia di Benevento, Leone, già docente di tecniche pittoriche all’Accademia di belle arti di Napoli dove ha formati tanti talenti, ha abbracciato una strada autonoma con importanti risultati svelati in mostre personali, collettive e progetti culturali, in Italia e all’estero. Le sue opere sono state esposte in musei, gallerie e luoghi simbolici, proponendo un’indagine creativa che dialoga con le radici del territorio, aperta, tuttavia, a prospettive universali.