Sabato, domenica e lunedì. Lo spettacolo al Teatro di Roma sarà affiancato anche da un’esposizione realizzata in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo dal titolo Sabato, domenica e lunedì. La mostra 1959-2025, a cura di Serena Schioppa, con la consulenza storico-artistica Maria Procino, dedicata alla storia e alla fortuna della celebre commedia, dal suo debutto nel 1959 fino a oggi.
Attraverso pannelli, immagini, costumi e oggetti di scena, il percorso espositivo sarà proposto nella sala Squarzina del Teatro Argentina dal 25 novembre al 4 gennaio, per tutte le rappresentazioni dello spettacolo diretto da Luca De Fusco. La mostra me ricostruisce la genesi e la diffusione internazionale, rendendo omaggio non solo a Eduardo De Filippo, ma anche all’eredità artistica di Luca De Filippo, a dieci anni dalla sua scomparsa.
La attraversa un unico filo conduttore narrativo, dalle locandine ai costumi, ai documenti, dando vita a una esplorazione che non vuole essere solo cronologica, ma offrire l’universo del drammaturgo che nelle sue opere, travalicando spazi e tempi, fa della famiglia lo specchio della condizione umana.
La selezione delle locandine più significative dà vita a una piccola galleria che documenta le messe in scena del lavoro, dal Teatro San Ferdinando di Napoli fino alle rappresentazioni all’estero, mentre con i costumi prendono vita alcuni dei personaggi che, insieme agli oggetti originali esposti e ai documenti, accompagnano i visitatori.
Un viaggio magico, alla scoperta della storia della famiglia Priore e del ragù cucinato in scena che, come ricordava Luca, divenne Una grande lezione di cucina e di teatro che mio padre preparò coinvolgendoci tutti in varie prove. Infine, una carrellata di immagini fotografiche restituisce i vari momenti dell’opera e gli artisti che le hanno dato vita sul palcoscenico.
A Luca De Filippo, scomparso dieci anni fa eppure ancora così presente nella memoria collettiva, è, inoltre, dedicato uno dei focus dell’allestimento: una selezione di foto e documenti lo raccontano in scena nel 1969 e sul set del film del 1990 diretto da Lina Wertmuller in cui recitava, insieme a Sophia Loren, il dramma di una coppia che cerca di ritrovarsi e superare i silenzi, i malintesi, le abitudini che li hanno allontanati.
Sul palco dell’Argentina, fanno rivivere la commedia eduardiana, commedia in tre atti Teresa Saponangelo, Claudio Di Palma, Pasquale Aprile, Alessandro Balletta, Anita Bartolucci, Francesco Biscione, Paolo Cresta, Rossella De Martino, Renato De Simone, Antonio Elia, Maria Cristina Gionta, Gianluca Merolli, Domenico Moccia, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Serra, Mersila Sokoli.

Sabato, domenica e lunedì (stagione 1959-1960), 2 atto: da destra Eduardo, Nina De Padova, Pietro Carloni, Pupella Maggio, Enzo Petito, Carlo Lima, Tonio Sirabella, Regina Bianchi, Antonio Casagrande, Elena Tilena, Gennarino Palumbo, Graziella Marina. In copertina, Sabato, domenica e lunedì (stagione 1959-1960), 3 atto: Eduardo e Pupella Maggio
Teatro Argentina/ Saturday, Sunday and Monday: Eduardo’s play is accompanied by an exhibition of images, costumes and props (from the 25th of November)
Saturday, Sunday and Monday. The show at the Teatro di Roma will also be accompanied by an exhibition organised in collaboration with the Fondazione Eduardo De Filippo entitled Saturday, Sunday and Monday. The exhibition 1959-2025, curated by Serena Schioppa, with historical and artistic consultancy by Maria Procino, is dedicated to the history and success of the famous comedy, from its debut in 1959 to the present day.
Through panels, images, costumes and props, the exhibition will be on display in the Squarzina room of the Teatro Argentina from the 25th of November to the 4th of January, for all performances of the show directed by Luca De Fusco. The exhibition reconstructs the genesis and international diffusion of the play, paying tribute not only to Eduardo De Filippo, but also to the artistic legacy of his son, Luca De Filippo, ten years after his death.
A single narrative thread runs through it, from posters to costumes to documents, giving life to an exploration that is not only chronological but also offers the universe of the playwright who, in his works, transcending space and time, makes the family the mirror of the human condition.
The selection of the most significant posters creates a small gallery documenting the staging of the work, from the Teatro San Ferdinando in Naples to performances abroad, while the costumes bring to life some of the characters who, together with the original objects on display and documents, accompany all the visitors.
A magical journey, discovering the history of the Priore family and the ragù cooked on stage which, as Luca recalled, became a great lesson in cooking and theatre that my father prepared, involving us all in various rehearsals. Finally, a series of photographs captures the various moments of the opera and the artists who brought it to life on stage.
One of the focal points of the exhibition is dedicated to Luca De Filippo, who passed away ten years ago but is still very much alive in the collective memory: a selection of photos and documents show him on stage in 1969 and on the set of the 1990 film directed by Lina Wertmuller, in which he starred alongside Sophia Loren in a drama about a couple trying to reconnect and overcome the silences, misunderstandings and habits that have driven them apart.
On the stage of the Argentina Theatre, the three-act Eduardian comedy is brought back to life by Teresa Saponangelo, Claudio Di Palma, Pasquale Aprile, Alessandro Balletta, Anita Bartolucci, Francesco Biscione, Paolo Cresta, Rossella De Martino, Renato De Simone, Antonio Elia, Maria Cristina Gionta, Gianluca Merolli, Domenico Moccia, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Serra and Mersila Sokoli.
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