Appassiunata lo è veramente, questa stagione del teatro Trianon Viviani di cui stamattina dal palcoscenico di piazza Calenda è stata svelata la seconda parte. Si comincia a gennaio, con tanti protagonisti, e due omaggi, uno a Roberto de Simone che volle offrire al Teatro di Forcella (tempio della canzone di Napoli) un tocco della sua genialità con Trianon opera. Tra pupi sceneggiata e belcanto (prodotta dal Trianon per Rai cultura), e l’altro a senese che avrebbe dovuto essere protagonista diun concerto sabato 7 febbraio.
Dal venerdì 2 gennaio fino a sabato 17 maggio Marisa Laurito, per il sesto anno alla guida artistica del teatro, lancia un ricco un cartellone che non si ferma solo alla tradizione napoletana, ma s’immerge anche nel panorama artistico nazionale, invitando però chi napoletano non è a pagare un dazio: non è di quelli minacciosi che pretende Trump dall’Europa e dal mondo, ma di quelli dal sorriso partenopeo. In ogni spettacolo, infatti, ci deve essere almeno una traccia di questa nobile lingua che produsse Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile.
Da non perdere un originale Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini diretto da Benedikt Sauer con l’ensemble Mercadante: singolare versione ottocentesca con don Bartolo, il basso buffo dell’opera, che canta napoletano, venerdì 27 febbraio.
Mentre domenica 8, nello stesso mese, va in scena Voyage Burlesque di Raffaella Tirelli èer la regia di Gennaro Monti. Per la prima volta al Trianon Viviani, va in scena uno spettacolo di per divertire e incuriosire il pubblico con una storia che vede al centro, una compagnia di burlesque tra un misterioso personaggio che parla per citazioni e Lady Like, maldestra capocomica.
Anche quest’anno il Trianon celebra la giornata internazionale della Donna, con due appuntamenti per una promessa Oltre l’8 marzo: sul palco Doppio specchio di Anita Mosca (6 marzo) e il musical Camicette bianche di Marco Savatteri (7 marzo), ispirato al tragico incendio di una fabbrica di camicette, nel 1911 a New York, in cui morirono centinaia di operaie.
E, ancora, Tango di periferia scritto, diretto e interpretato da Silvia Priori, Roberto Carlos Gerbolès e con i ballerini Angela Quacquarella, Mauro Rossi: la musica diventa espressione di un sentimento
nostalgico di una terra lontana (20 febbraio).
Teatro pure come impegno civile con Ottavia Piccolo e i solisti dell’orchestra multietnica di Arezzo con Matteotti. Anatomia di un fascismo di Stefano Massini per la regia di Sandra Mangini e musiche di Enrico Fink (il 20 marzo). Si ripercorre l’ascesa e l’affermazione del fascismo, con tutti i suoi risvolti eversivi che il deputato socialista seppe comprendere in anticipo, nella sua estrema gravità.
Chiudono il programma a maggio, Aurora Giglio e Mastro Masiello mandolino con la Festa della posteggia napoletana, patrimonio culturale immateriale campano. La posteggia divenne popolare con un repertorio tramandato oralmente dai maestri ‘e cuncertino, con cantanti che, con grande bravura e a voce spiegata, accompagnati da chitarre e mandolini, accoglievano, per strada e nei ristoranti, turisti e napoletani.
Il Trianon Viviani ha il sostegno della Regione Campania, della Città metropolitana di Napoli e del ministero della cultura, con il patrocinio di Rai Campania.
Per saperne di più
teatrotrianon.org
AzzurroService.net
Telefono 081 0128663
boxoffice@teatrotrianon.org
biglietti anche su su AzzurroService.net
Nella foto di copertina, Marisa Laurito, Antonio Roberto Lucidi del cda del teatro, Gianni Pinto presidente della fondazione e il responsabile dell’ufficio stampa Paolo Animato. In basso, la direttrice artistica davanti al cartellone del teatro (foto di Ernesto Albano)

Teatro Trianon Viviani/ Not just songs but also civic engagement: Ottavia Piccolo brings Matteotti and the anatomy of fascism to the stage. The Barber of Seville sings in Neapolitan
This season at the Trianon Viviani theatre is truly passionate, with the second part of the programme unveiled this morning from the stage in Piazza Calenda. It begins in January, with many protagonists and two tributes, one to Roberto de Simone, who wanted to offer the Teatro di Forcella (the temple of Neapolitan song) a touch of his genius with Trianon opera. Between puppet theatre and bel canto (produced by Trianon for Rai Cultura), and the other to Senese, who was supposed to be the star of a concert on Saturday the 7th of February.
From Friday the 2nd of January until Saturday the 17th of May, Marisa Laurito, in her sixth year as artistic director of the theatre, launches a rich programme that does not stop at Neapolitan tradition, but also delves into the national artistic scene, inviting non-Neapolitans to pay a duty: not the threatening kind that Trump demands from Europe and the world, but the kind with a Neapolitan smile.
In fact, every show must contain at least a trace of this noble language that produced Giambattista Basile’s Lo cunto de li cunti. Don’t miss an original Barbiere di Siviglia by Gioachino Rossini conducted by Benedikt Sauer with the Mercadante ensemble: a unique 19th-century version with Don Bartolo, the comic bass of the opera, singing in Neapolitan, on Friday the 27th of February.
On Sunday the 8th of the same month, Raffaella Tirelli’s Voyage Burlesque, directed by Gennaro Monti, will be staged. For the first time at the Trianon Viviani, a show will be staged to entertain and intrigue the audience with a story centred on a burlesque company, a mysterious character who speaks in quotations, and Lady Like, a clumsy comic actress.
Once again this year, the Trianon celebrates International Women’s Day with two events for a promise Beyond 8 March: on stage, Doppio specchio by Anita Mosca (6 March) and the musical Camicette bianche by Marco Savatteri (7 March), inspired by the tragic fire at a shirt factory in New York in 1911, in which hundreds of workers died.
And then there will be Tango di periferia (Suburban Tango), written, directed and performed by Silvia Priori and Roberto Carlos Gerbolès, with dancers Angela Quacquarella and Mauro Rossi: music becomes an expression of nostalgia for a distant land.
Theatre as a civic commitment with Ottavia Piccolo and the soloists of the multi-ethnic orchestra of Arezzo with Matteotti. Anatomy of Fascism by Stefano Massini, directed by Sandra Mangini and music by Enrico Fin ( on the 20th of March). The rise and affirmation of fascism is chronicled, with all its subversive implications that the socialist deputy was able to understand in advance, in all its extreme gravity.
The programme closes in May with Aurora Giglio and Mastro Masiello mandolin with the Festa della posteggia napoletana, Campania’s intangible cultural heritage. The posteggia became popular with a repertoire handed down orally by the maestri ‘e cuncertino, with singers who, with great skill and powerful voices, accompanied by guitars and mandolins, welcomed tourists and Neapolitans on the streets and in restaurants.
The Trianon Viviani has the support of the Campania Region, the Metropolitan City of Naples and the Ministry of Culture, with the patronage of Rai Campania.







