Sipari aperti, festival degli altri mondi. Parte dal 3 ottobre, fino al 31, la rassegna che ruoterà intorno al Teatro Carlo Gesualdo. Un’iniziativa promossa all’assessorato alle politiche culturali del Comune di Avellino e realizzata attraverso la produzione esecutiva della Fondazione Campania dei Festival, con il sostegno finanziario della Regione Campania.
Un progetto speciale tra i linguaggi del teatro contemporaneo e della musica d’autore. Con focus specifico su delicate tematiche sociali, come l’emarginazione, la diversità ma anche l’inclusione e l’integrazione. Argomenti che sono affrontati e proposti al pubblico anche nel lavoro di tanti gruppi impegnati  nei diversi laboratori della sezione speciale riservata alla formazione dedicata alle arti sceniche.
Ma anche altri luoghi del capoluogo irpino diventeranno spazio aperto di riflessione e scambio, grazie al coinvolgimento di attori, musicisti e artisti di fama nazionale, nonché di giovani, professionisti e non, di tante associazioni culturali  e di gruppi teatrali e musicali particolarmente attivi sul territorio.
Protagonisti: Pino Di Buduo (intervenuto in conferenza stampa) e il Teatro Potlach, Pippo Delbono, Maldestro, James Senese Napoli Centrale, la BandaBaleno, Tam Tam 2.0, Spiro Scimone e Francesco Sframeli, Enzo Moscato, l’Orchestra di Piazza Vittorio, la compagnia Il tappeto di Iqbal, Ute Lemper .
Coinvolgente inaugurazione con Paesaggi Contemporanei (foto),  progetto artistico interdisciplinare e multimediale ideato da Pino Di Buduo, regista del Teatro Potlach che propone, in un itinerario urbano di 700 metri nel centro di Avellino (martedì 3 ottobre, ore 21, inizio in Piazza Duomo),   trenta rappresentazioni in cui ogni artista o gruppo realizzerà la propria performance sul tema dei paesaggi contemporanei ispirati alle identità dei luoghi ma anche ai cicli agro-alimentari.
 Effetti speciali, illuminazioni, centinaia di metri quadrati di teli bianchi trasparenti,  scenografie virtuali e reali, grandi proiezioni permetteranno agli spettatori di riscoprire, ammirare e innamorarsi attraverso l’arte, dei loro  spazi urbani.
Ci sarà anche il giovane cantautore napoletano Maldestro, che  si è imposto all’attenzione nazionale  sul palcoscenico dell’Ariston, a Sanremo. Lunedì 9 ottobre, alle 21, proporrà il concerto I muri di Berlino, viaggio nei sentimenti,  dalle paure alle speranze profonde.
Inoltre, la rassegna dedica una sezione ai “Laboratori aperti” con i lavori dei gruppi Aisthesis, Zigo Zago, Proteatro, Clan H, Gluck Teatro, Mister Punch, Vernicefresca, Arteteca, Teatro 99 Posti,  Limina Teatro. Ingresso gratuito.
Per saperne di più  sul programma
tel. 0825 771620
www.teatrogesualdoavellino.it
www.fondazionecampaniadeifestival.it

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