Molto partecipata e vivace la conferenza stampa per la XIV edizione dell’Arte in Vetrina che si è tenuta negli spazi dell’associazione culturale Mediterranea in via Carlo De Cesare, nei pressi di Piazza Trieste e Trento. Intorno alle 12, Francesca Panico, responsabile dell’Ufficio Stampa della manifestazione, ha aperto l’incontro. Panico ha ringraziato tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla realizzazione del tradizionale appuntamento di Natale che si svolge tra il Borgo Orefici e Piazza Mercato. Apre Saverio Ammendola, gallerista e direttore artistico della manifestazione. Il suo intervento vuole mettere in evidenza una nuova consapevolezza della qualit  delle conoscenze che noi napoletani più di altri possediamo.
Ha parlato della scuola orafa napoletana che ha visto allievi per Bulgari e per Cartier, e di come a noi manchi quell’ultimo tassello che trasforma l’arte in impresa. E’ Ammendola che collega l’Arte in Vetrina allo Struscio Artistico del 1955 che interessò le vetrine dei negozi di via Chiaia e via Roma. Inoltre fornisce opere storicizzate alla manifestazione per creare il trait d’union con gli artisti che rappresentano il presente e il futuro. Chiude esortando tutti ad attivarsi per la riqualificazione progressiva della citt . Claudio Pellone, presidente del Consorzio Antiche Botteghe Tessili, prende la parola mettendo in evidenza quanto sia importante il dialogo tra le varie realt  presenti sul territorio in questione che hanno contribuito alla realizzazione dell’Arte in Vetrina, Il Centro Naturale Antiche Botteghe Tessili di Piazza Mercato, il Consorzio Antico Borgo Orefici, la partnership del Mondodisuk, la community del Museo Laboratorio Arte Tipografica, le Associazioni culturali Mediterranea e Tempo Libero.
E’ la volta di Roberto De Laurentis, Presidente del Consorzio Antico Borgo degli Orefici, il quale mette il evidenza quanto prestigio può dare ai commercianti del Borgo il connubio arte-gioielli. Auspica una crescita della manifestazione e ringrazia Enzo Falcone per aver avuto tanta tenacia nel sostenerla. Enrico Panini, assessore al Lavoro e alle Attivit  Produttive del Comune di Napoli, esordisce dicendo che lo struscio artistico prima, e l’arte in vetrina dopo, sono state due genialate e possono rappresentare ancora e più che mai, un percorso che mette insieme la bellezza dell’andare lento e quella dell’arte. Napoli, continua Panini, deve riscoprire il suo patrimonio, senza darlo per acquisito, incrementando quel passaparola tanto utile allo sviluppo del turismo. Umberto Franzese, coordinatore del comitato scientifico dell’Aige (associazione informazione giovani Europa) e direttore artistico del Premio Masaniello, fa sentire il suo pensiero mettendo in evidenza come ancora non si è arrivati ad una unione d’intenti per lo sviluppo concreto del quartiere in quanto il Premio, consolidata realt  di Piazza del Carmine, che per otto anni ha portato alla ribalta quei napoletani protagonisti nelle varie eccellenze campane coinvolgendo un vasto pubblico, non sia stato non solo sostenuto, ma neanche nominato e lascia la conferenza.
Anche chi scrive in quanto organizzatrice del Premio Masaniello si è sentita chiamata in causa, ma muove un altro quesito all’assessore chiedendogli quali sono le misure che il sindaco e la sua giunta pensa di adottare per non vedere finire con un niente di fatto il boom di presenza di turisti in citt . L’assessore parla di destagionalizzazione di eventi di grande richiamo spalmati durante tutto l’anno. Mette in evidenza la grande risorsa crocieristi che continua a crescere. Il Presidente dell’Associazione Aies ( associazione italiana esperti scientifici beni culturali), Ciro Piccioli, accusa le Istituzioni di quanto poco siano partecipi allo sviluppo concreto della risorsa beni culturali. Donatella Gallone, direttrice del mondidisuk ed Editore, con il suo intervento vuole sottolineare a Panini quanto lavoro i privati proferiscono in quella zona di Napoli dove la politica è assente. La politica, conclude la Gallone, deve essere affidata a chi ha voglia di farlamettendosi a disposizione della citt  e dei suoi cittadini.
Chiude l’intervento Enzo Falcone, patron della manifestazione e non solo, che rileva di aver assistito, negli ultimi quindici anni, alla chiusura di almeno cinquanta esercizi commerciali nella zona Mercato, di come lui sia stato il portavoce di quel continuo esodo e di come il Comune non abbia agito nonostante le sue proposte. In conclusione, bisogna rinnovare e favorire la vocazione della zona in questione il commercio, l’artigianato, la scuola orafa , l’arte tipografica, per poter far rientrare la citt  bassa nel circuito turistico, quel turismo che si sta rivelando sempre di più un viatico per il lavoro. L’Arte in Vetrina è un tassello che sollecita tutto ciò.

IL VERNISSAGE
Venerd 18 dicembre, alle 18, al Centro orafo La Bulla, via Duca di San Donato, 73 si svolger  una proiezione di immagini che offrir  una panoramica delle opere in vetrina. La luce delle c            6                 è« «  andele illuminer  il punto d’incontro e tra un bicchiere di vino e le golosit  di una trattoria ("O’ Peccato e Sant’Eligio" di Gianluca Colella) si potr  vivere un momento tutto dedicato all’arte. L’evento è curato da Laura Bufano e Umberto Franzese.

In foto, un momento della conferenza stampa all’associazione culturale Mediterranea

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