Anche la Fondazione Premio Napoli sarà al primo salone del libro e dell’editoria che si svolgerà nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore nel cuore antico della città dal 24 al 27 maggio. Domani, alle 17, nella Sala Biblioteca 2 si svolgerà ol convegno dedicato a un maestro della cultura giuridica italiana dal titolo Gli occhiali del giurista e le lenti della letteratura: il pensiero di Massimo Nobili.
 All’appuntamento, promosso dalla Fondazione Premio Napoli interverranno: Giovanni Melillo, procuratore capo della Procura della Repubblica di Napoli, Sergio Moccia, docente di Diritto penale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’avvocato Vincenzo Siniscalchi, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Ennio Amodio, professore emerito di Procedura penale dell’Università degli Studi di Milano, Bruno Cavallone, già ordinario di Diritto processuale civile dell’Università degli Studi di Milano, e Alfredo Guardiano, consigliere della Corte di Cassazione. L’incontro sarà introdotto dal presidente Domenico Ciruzzi (foto).
Un omaggio al professore scomparso nel 2016 all’età di 71 anni, a partire dal suo saggio “L’immoralità necessaria. Citazioni e percorsi nei mondi della giustizia” (Il Mulino, 2009), in cui riunì la sua lunga esperienza di avvocato, giudice e ordinario di procedura penale.
Fin dal suo fondamentale lavoro “Il libero convincimento del giudice”, Nobili si è sempre distinto nel panorama giuridico e in quello intellettuale  come una forte voce critica, spesso isolata, pronta a cogliere la fallacia di idoli, slogan e inganni come la “mediaticità” dei processi, la cultura della “vittimologia”, i rischi di una società “giudiziaria” animata da istanze punitive e vendicative. La “ragionevole durata del processo” è stata una sua decennale battaglia, così come la necessità di mettere tutti i cittadini nelle condizioni di potersi e doversi difendere nei processi e non dai processi.
Nel libro “L’immoralità necessaria” Massimo Nobili sveste i panni del giurista per lasciare la parola alla drammaturgia, alla narrativa, alle arti figurative o alla linguistica. Con passi di Shakespeare, Nobili riesce a mostrare “verità giudiziarie” divenute tali solo per la violenza del potere.
Venerdì 25 maggio la Fondazione Premio Napoli, nella Sala Biblioteca 1 di Napoli città libro, invece, dà il via all’incontro, alle 16, intitolato “L’infinito 200. Una poesia”,dedicato alla celebrazione del bicentenario della più celebre opera di Giacomo Leopardi. Ne parleranno Davide Rondoni, ideatore dell’iniziativa, Donatella Di Pietrantonio e Giuseppe Montesano, introdotti dallo stesso Ciruzzi. Condurrà la giornalista Ida Palisi.

 

 

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