Posso definirmi un veterano del settore gioco. Ho fondato "Gioco&Strategia" nel 1989. Nacque come associazione, poi il nome fu utilizzato per un’impresa commerciale di importazione e distribuzione di giochi e videogiochi. In quegli anni non esistevano n il business di oggi n le grandi aziende. I videogames erano un prodotto tipicamente nipponico destinato a un mercato elitario. Erano i tempi in cui cominciarono a nascere le prime consolle di un certo livello, come il Nintendo 8 byte e il Sega Master System. Consolle che puntavano a un mercato globale.

"Gioco&Strategia" non nacque per diffondere la cultura del videogames, ma quella del gioco, soprattutto di ruolo o di societ . Scoprii un enorme, potenziale bacino di appassionati. L’interesse per il gioco, specie quello di ruolo, era elitario. I manuali erano lunghi, complessi, ma soprattutto… erano scritti in inglese. E come se non bastasse, le regole non alla portata di tutti. Il mio obiettivo era coinvolgere il maggior numero di potenziali giocatori possibile. Ebbi l’intuizione che l’associazionismo andava allargato a livello nazionale facendo corporazioni con i piccoli gruppi che nascevano al nord Italia.

L’impegno nel campo del gioco, si allargò presto a quello del fumetto. Le prime convention al sud Italia le ho organizzate io, a mie spese, senza rimborsi o riconoscimenti, alla mostra d’Oltremare nel ’93 e nel ’94. Poi arrivò "Engaso", il primo comic mensile del sud Italia, dove si sono formati autori come Enzo Troiano, i gemelli Cestaro e tanti altri.

Tornando all’ambito della mia attivit  di creazione giochi, ho fondato un’attivit  nel 2000, la Games Studio Projects che si occupa di game design e game development, oltre alla localizzazione di giochi (ossia la traduzione in italiano) e di editing e pre editing dei giochi.

In questo momento la Games Studio Projects si sta indirizzando verso il mercato dell’indie e del retro game development. Un’attivit  che non riguarda solo i videogiochi, ma anche il design e la progettazione dei cosidetti giochi intelligenti.

Abbiamo un gruppo di talentuosi che si occupa della creazione e dello sviluppo di questi games. Da qui, il mio sogno da anni: creare una Silicon Valley al sud Italia.

Nei piani futuri, ci uniremo a un gruppo chiamato “La fabbrica dei giochi”. Sar  un unione, una sinergia imprenditoriale tra sviluppatori per la realizzazione di una nuova azienda. Un atto mirato allo sviluppo di giochi di nuova generazione e produzione editoriale propria. Un nucleo pronto a realizzare fumetti, video di ogni tipo e supporto per altre aziende. Senza dimenticare il design gadget, legato al mercato dei videogames.

Per ora, la Games Studio Projects ha realizzato il progetto del corso “Videogiochi per tutti” sviluppando una serie di tools che permette la creazione di giochi in stile retro game o bidimensionali anche a persone che mancano di conoscenze di programmazione.

un format modulare, in quanto può essere ingrandito, fino ad arrivare ai corsi di aggiornamento con cui realizzare anche videogame in 3D.

La Games Studio Projects è figlia della mia ventennale, e gi  ricordata, storia nel campo. Dai tempi di Gioco&Strategia, ho un ampio curriculum in materia.

Parlerei di un ritorno sul mercato con una nuova maturit . Con l’idea di creare un polo economico capace di valorizzare i talenti del sud Italia. La Silicon Valley di cui parlavo prima.

Nella foto, un momento della convention di Modena nel 2006

*Imprenditore e editore

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