Il surrealismo di Carla Viparelli si fa più intenso e introspettivo, continua a giocare con il linguaggio pittorico e verbale intrecciando i due codici in maniera che l’uno abbia bisogno dell’altro per poter dire. Fino a ottobre in mostra alla “Locanda delle Donne Monache” (via Carlo Mazzei 4, Maratea), la sua personale.

Una location particolare, originario convento del 700 delle suore “visitandine”, chiamate cos perch votate alle opere di carit , visitavano i bisognosi senza vestire l’abito monacale, donde il nome di “Donne monache” dell’attuale albergo ristrutturato negli anni 90, che promuove una serie di iniziative sia nel periodo estivo sia in tutto l’arco di attivit , da marzo a ottobre.

Il percorso espositivo si snoda lungo tutti i locali dell’albergo, dalla hall al ristorante fino al giardino e comprende trenta opere degli anni 1998 al 2009.

Carla Viparelli racconta la genesi dell’incontro con la locanda: “Il rapporto con me è cominciato nel 2008, anno della mia mostra antologica "Carla Viparelli Opere scelte 1998-2008", promossa dalla Sovrintendenza di Matera con sede prima al Museo di Palazzo Lanfranchi di Matera, poi al Palazzo De Lieto a Maratea. La mostra comprendeva 40 opere tra pitture e sculture, che il museo di Matera conteneva ampiamente, mentre negli spazi – bellissimi – di Maratea collocarne più di trenta avrebbe significato sovraffollare l’esposizione, cosa che io evito sempre di fare. Molto prontamente la direttrice Vincenza Lamagna ci propose di ospitare nei loro locali quelle che non avremmo esposto, cosa che facemmo e che ha significato l’inizio di un bel rapporto di collaborazione che dura tutt’oggi”.

Cos cita uno stralcio del testo di presentazione, quest’anno scritto da Cynthia Penna, curatrice e direttrice artistica di ART1307, che inaugura l’evento: “…E cos dalla bidimensionalit  della composizione, l’artista è passata alla tridimensionalit  dell’opera il cui supporto viene letteralmente inciso, bucato, scavato, proprio per dare il senso di questa esigenza di ricerca, di scavo interiore, che non è più personale, bens universale.

L’umanit  viene invitata a cercare altre dimensioni, altre possibilit  nel rapporto spazio/temporale; e cos anche il gioco con il linguaggio, con le lettere e con le doppie interpretazioni della parola indicano l’urgenza di una ricerca ulteriore di altre possibilit  della mente e dell’io…”.

Nelle foto, alcune opere dell’artista

Per contatti:
www.carlaviparelli.it

info@locandamonache.com

civip@libero.it

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