Gli Etruschi e il Mann. Venerdì 12 giugno al Museo archeologico nazionale di Napoli si ricomincia con le mostre e si parte con la visita guidata, riservata alla stampa. I giornalisti saranno accompagnati alla scoperta del percorso espositivo, che rappresenta un inedito approfondimento su storia e cultura dell’antica popolazione italica, dai curatori Paolo Giulierini (direttore del Mann) e Valentino Nizzo (direttore Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia), insieme ad Emanuela Santaniello (funzionario archeologo del Mann, coordinatrice scientifica dell’esposizione). L’organizzazione dell’esposizione è di Electa.
Anteprima con sicurezza garantita da uno scaglionamento: alle 10.30, radio tv; alle 11 giornali e riviste cartacee; alle 12,operatori del web.
Seicento i reperti
proposti al pubblico per l’evento cui ha dato sostegno la Regione Campania. Almeno duecento opere, dopo un’attenta campagna di studio, documentazione e restauro, saranno visibili per la prima volta in occasione dell’exhibit.
L’esposizione, che abbraccerà un arco temporale di circa sei secoli  (X- IV sec. a. C.), definirà un percorso di indagine che, sulle orme degli Etruschi, cercherà di ricostruire le fondamenta storiche di questa popolazione, la cui grandezza derivava anche dal controllo delle risorse di due fertilissime pianure, quella padana nel Nord e quella campana nel Sud. Due le sezioni dell’itinerario di visita:  la prima, “Gli Etruschi in Campania”, avrà un carattere prettamente archeologico ed approfondirà la presenza dell’antica civiltà nel Mezzogiorno d’Italia; la seconda, “Gli Etruschi al Mann”,  valorizzerà, in una prospettiva storico-culturale, i materiali etrusco-italici acquisiti sul mercato collezionistico dal Museo di Napoli.
La mostra sarà arricchita da uno straordinario gruppo di materiali dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia: l’intero corredo della celeberrima Tomba Bernardini da Palestrina (675-650 a.C.), sepoltura tra le più ricche e famose che il mondo antico ci abbia restituito, tanto da divenire un vero e proprio “manifesto” dell’età orientalizzante, epoca delle grandi rotte commerciali e degli scambi di beni di lusso su scala mediterranea.
  La storia della scoperta della Campania etrusca è uno dei capitoli più avvincenti della ricerca archeologica in Italia e nel Mediterraneo: il ricchissimo patrimonio, custodito nei depositi del Mann e studiato in occasione della mostra, fornirà uno spaccato inedito nel panorama espositivo internazionale.
L’accompagnerà un catalogo (Electa), a cura di Valentino Nizzo. Per l’occasione è stato inoltre edito nelle pubblicazioni scientifiche “Quaderni del MANN” il volume, a cura di Valentino Nizzo, Gli Etruschi in Campania. Storia di una (ri)scoperta dal XVI al XIX secolo, strettamente correlato alle tematiche della seconda sezione del percorso espositivo.
In foto, affibbiaglio Tomba Bernardini da Palestrina

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