Avrà un momento clou nel carcere di Nisida, l’ultimo giorno della settima edizione del festival “Quartieri di vita. Life infected with Social Theatre ideato da Ruggero Cappuccio.
Alle 10 di domani, sabato 3 dicembre, nel carcere minorile di Nisida, con ingresso riservato ai soli addetti ai lavori, i giovani detenuti daranno vita a una performance, per la regia della coreografa portoghese Catarina Camara e di Clara Bocchino e Teresa Raiano, fondatrici di Puteca Celidonia, arcipelago artistico e tecnico che gestisce due beni confiscati alla camorra nel Rione Sanità di Napoli. Una scelta non casuale, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata del Portogallo di Roma. 
  «Volo da Lisbona a Nisida-Napoli, per ballare con un gruppo di ragazzi, in una situazione di privazione della libertà -dice Catarina Camara (foto)– Ballare. Un verbo per muoversi tra isole e galassie d’affetto, avvicinare corpi e città, rischiare nuove geometrie umane. L’estetica dell’incontro basata su una cartografia di resistenze e risonanze, basata su gesti che sfumano tra il collettivo e l’individuale. Come delimitare il mio, il vostro, il nostro spazio e utilizzare le leggi di gravità a favore della singolarità dell’incontro? La terra sostiene il patto tra due o più corpi, la caduta rende orizzontale il linguaggio della creazione. Avanzare, ritirarsi, occupare, invadere, fuggire, negoziare, abbandonare, resistere, re-esistere sono alcune delle parole-paesaggio che esploreremo». 
Infine, nel pomeriggio, alle 15.30, nella Sala Alexandre Dumas dell’Institut Francais di Napoli, sarà il momento dedicato a “Manifesto Pasolini”, iniziativa ispirata al suo “Manifesto per un nuovo teatro” del 1968. Tra gli appuntamenti quello con Ascanio Celestini, attore, regista e drammaturgo, il cui ultimo spettacolo è dedicato proprio al profetico intellettuale italiano, che dialogherà con Giancarlo Alfano dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.  
Un’occasione di incontro per immaginare nuove prospettive e progettualità future di sostegno al teatro sociale in Campania. In continuità con la vicenda artistica dell’intellettuale – tra i più grandi narratori delle periferie romane del secondo Novecento -il convegno metterà in relazione la poetica di Pasolini dedicata all’alterità dei luoghi e alle fragilità sociali con le finalità della rassegna.
il Festival di formazione e teatro sociale della Fondazione Campania è realizzato con il sostegno della Regione Campania, del Ministero della Cultura e di EUNIC Global, in partenariato con i Cluster Eunic-European Union National Institutes for Culture di Roma e Napoli.  

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