Le disobbedienti/ Le ragazze della Rinascente viste da Giacinta Cavagna di Gualdana. Storia di 3 donne tenaci e talentuose attraverso il progetto di un’impresa (nata a Milano)

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Della Rinascente ho un ricordo d’infanzia, a Napoli era in Via Toledo non lontano da piazza Carità, mi ci portava la mia prozia che, tenendomi per mano, mi guidava verso il reparto in cui facevano bella mostra guanti e cappelli, per arrivarci si attraversava lo spazio dedicato alla profumeria in cui mi perdevo nelle scie olfattive prima di essere attratta da velette, larghe falde e morbidissimi guanti di tutti i colori.
Parte di quel ricordo è riaffiorato leggendo “Un milione di scale. Le ragazze delle Rinascente”, da poco in libreria per Neri Pozza, un pezzo di storia economica italiana raccontato, attraverso la storia di tre generazioni di donne, in un romanzo dallo stile scorrevole e intimista.
Giacinta Cavagna di Gualdana, storica dell’arte, dopo il successo riscosso dal romanzo dedicato alla storia dell’azienda produttrice di cioccolato di Olga Zaini “La fabbrica delle tuse” dedica un nuovo lavoro alla storia di Milano guidando chi legge alla scoperta delle felici collaborazioni tra imprenditori visionari, artisti della pubblicità come Marcello Dudovich, designer eclettici del calibro di Gio Ponti, la stilista creatrice del concetto di Made in Italy Rosa Genoni e una gigante come Fernanda Wittgens, direttrice della Pinacoteca di Brera che con coraggio salvò capolavori della pittura e vite umane organizzando fughe verso la Svizzera durante la seconda guerra mondiale.
L’autrice, raccontando le vite di Bice, Eleonora e Cristina attraversa due guerre e due ricostruzioni abbracciando due secoli. Il romanzo prende l’avvio alla fine dell’Ottocento quando Ferdinando e Luigi Bocconi, figli di un venditore ambulante di stoffe, decidono di aprire un negozio in cui vendere abiti “bell’e fatti” facendo nascere il prêt-à-porter, quegli abiti e quello stile di consumo lo porteranno nella grande distribuzione con l’apertura de Aux Villes d’Italie, Alle città d’Italia, prendendo lo spunto da Le Bon Marché di Aristide Boucicaut (1852) diventato famoso grazie al romanzo di Emile Zola Au Bonheur des Dames (1883), in italiano “Al paradiso delle signore”.
Il nome La Rinascente arrivò successivamente, fu scelto da Gabriele D’Annunzio nel 1917 quando, in seguito a un incendio devastante, i grandi magazzini furono ricostruiti. Con la storia dell’impresa delle famiglie che si avvicendano nella proprietà, Bocconi e Borletti, si intreccia quella delle tre donne che lavorano nella sede di Milano: sarta Bice, commessa Eleonora e grafica Cristina.
Carattere e personalità diverse le donne dedicano tempo, talento e passione a un lavoro nel quale realizzarsi e sentirsi parte di un progetto e di una comunità.
La nascita dell’università Bocconi per celebrare la memoria di un figlio morto in guerra, l’affermarsi del concorso per il Compasso d’oro come laboratorio per la valorizzazione del genio e l’estro italiano insieme con l’evoluzione del costume e della moda, dell’affermarsi della televisione come fenomeno sociale e il passaggio da un’Italia rurale a una industriale vivono tra le pagine in cui la città è lo scenario di fondo sul quale i protagonisti si alternano narrando, in prima persona, sogni, desideri, timori, gioie e dolori.
I rapporti familiari fanno da cornice agli avvenimenti storici che irrompono scompigliando progetti e idee in un affresco corale in cui trovano posto uomini di musica come Verdi e Toscanini e donne come Maria Callas, il romanzo scorre in un flusso nel quale il mondo si racconta attraverso le esposizioni universali e si distrugge in nefandezze belliche.
Con Cavagna di Gualdana si soffre per le avversità che colpiscono i personaggi e si esulta per i loro successi, si scoprono aspetti della nostra storia forse ancora non conosciuti e si apprezza l’amore con cui racconta un luogo, una città, e la serietà del lavoro di ricerca che regala profondità alla storia.
Le licenze narrative sono dichiarate e argomentate per non trarre in inganno e mettere sulla giusta strada temporale il lettore/trice che segue l’affermarsi in Italia della grande distribuzione con le concorrenti de La Rinascente: UPIM, STANDA ed ESSELUNGA, un romanzo in cui si racconta l’economia italiana fatta dalle imprese familiari, una caratteristica che inizia ad andare in crisi mostrando il cambiamento dei tempi.
Per chi ama il design, la grafica e l’arte è un piacere leggere del lavoro, delle vite e delle collaborazioni artistiche tra uomini e donne che hanno lasciato testimonianza del loro talento in luoghi e opere che, ancora oggi, colpiscono per raffinatezza e innovatività.
©Riproduzione riservata
IL LIBRO
Giacinta Cavagna di Gualdana
Un milione di scale. Le ragazze della Rinascente
Neri Pozza
Pagine 512
euro 21

L’AUTRICE
Giacinta Cavagna di Gualdana, storica dell’arte, docente presso l’Università degli Studi di Milano, svolge ricerche sulle arti decorative del Novecento. Da sempre affascinata dalla storia di Milano, cui ha dedicato diversi libri, organizza visite guidate alla scoperta della città e dei suoi capolavori attraverso itinerari inconsueti. La fabbrica delle tuse (2023), il suo esordio nella narrativa, ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico. 

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