Dalla nomination targata Oscar al Mann. Mancano solo due giorni alla notte delle stelle di Hollywood che vedrà tra i protagonisti anche il film di Paolo Sorrentino nella cinquina delle opere internazionali, ma c’è un’altra data per gli appassionati del nostro cinema da segnare in calendario e riguarda proprio il lavoro del regista partenopeo ispirato alla propria vita.
Mercoledì 13 aprile alle 17, s’inaugura nella Sala del Toro Farnese del Museo archeologico nazionale di Napoli , visitabile fino al 5 settembre,  la mostra curata da Maria Savarese, dedicata a “È stata la mano di Dio” (foto). Emozioni che il fotografo Gianni Fiorito ha immortalato nei 51 scatti che compongono le sue immagini dal set
Le fotografie non sono la sola riproposizione delle scene girate né la cronaca del backstage, ma una sorta di viaggio nella personale “Grande bellezza” del regista premio Oscar. La macchina da presa e l’obiettivo fotografico corrono da Marechiaro a Posillipo, dal Vomero ai Quartieri Spagnoli, dallo Stadio Diego Armando Maradona a piazza del Plebiscito. E ripercorrono luoghi molto amati da Sorrentino come Capri, la costiera sorrentina, Stromboli.  
E poi c’è una lettura tematica delle immagini ideata da Fiorito: San Gennaro e o’ munaciello, Napoli anni ’80, la famiglia, la passione, la ricerca della felicità, il cinema, la perseveranza rappresentano l’itinerario da seguire per scoprire un mondo a metà strada tra l‘amarcord e la contemporaneità.
Vedremo anche i tanti volti e corpi che danno vita al film. Ma la mostra apre a nuove interpretazioni sul mondo interiore di Sorrentino – che dal particolare si veste di universale – e su Napoli, una metropoli in grado di rinnovarsi continuamente e di mantenere intatta la propria identità. 

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