Teatro Sannazaro/ In scena, prime di settimana. Piera Russo presenta “Respiro piano”: quell’emancipazione femminile nel sud italiano del Novecento

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Una iniziativa interessante. Quella che va di scena al Teatro Sannazaro: “Prime di settimana”, la rassegna teatrale nata in collaborazione con la compagnia Teen Theatre. Sul palco non solo talenti under 35 ma anche compagnie che provengono da tutta Italia e che hanno modo, così, di farsi conoscere a Napoli, ambita piazza teatrale in tutto il paese.
Martedì 18 e mercoledì 19 novembre, alle 21, Piera Russo propone, da protagonista e regista, “Respiro piano” (foto) di cui ha curato la drammaturgia con Nicola Maiello. Lo spettacolo è un progetto Emotiva con il sostegno di Teatro segreto, le musiche sono di Frankie Broccoli e Francesco Granatello, la scenografia di Rossella Pugliese – laboratorio scenografico Alovisi, il disegno luci di Marco Ghidelli. L’aiuto regia è di Carolina Romano, con la collaborazione artistica di Elena Starace.
“Respiro piano” ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il primo premio al concorso “Le Cortigiane” 2018, menzione di merito per il Premio teatrale Nazionale Franco Angrisano 2018 per l’efficacia interpretativa di un brano vibrante di diverse tonalità d’anima, premio miglior attrice a “I corti della formica” 2018 per la grande capacità di utilizzo in modo creativo e incisivo del corpo e della voce.
Siamo in Campania, negli anni cinquanta del secolo scorso. Matilde è alle prese con gli operai intenti a liberare la casa della famiglia d’origine. La giovane donna ha deciso di cedere l’appartamento e sta selezionando mobili e oggetti di arredamento da conservare, vendere all’antiquario o distruggere. Ogni cosa, intatta nonostante il tempo trascorso, rievoca un ricordo, suscita un’emozione: il vecchio giradischi del nonno, i fragili giocattoli regalati dallo zio, la finestra serrata dalla madre.
Alla fine, Matilde resterà sola con l’enorme armadio. E ripiomba su di lei quel silenzio patriarcale che da bambina la isolava dal resto del mondo dietro le gigantesche ante, come quello respirato nel contesto familiare. Nel presente dovrà scegliere se infrangere quella cortina omertosa su una violenza celata che lei stessa subisce, ma adesso sceglie di non nascondere più la verità.
Respiro piano è la storia di un percorso individuale di emancipazione femminile nel Mezzogiorno italiano del Novecento. Un atto rivoluzionario in una realtà ipocrita e immobile.

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