Sala Ichòs, storico presidio culturale di Via Principe di Sannicandro a San Giovanni a Teduccio, chiude l’anno con un programma che intreccia anteprime, nuovi linguaggi e ritorni artistici.
Venerdì 19 dicembre il teatro presenterà ufficialmente la stagione 2026, un cartellone che punta a consolidare l’identità di Sala Ichòs come spazio di ricerca, accoglienza e sperimentazione nel cuore della periferia est di Napoli. Subito dopo, il 20 e 21 dicembre, il palco si accende con due serate dedicate rispettivamente alla danza contemporanea e al teatro musicale e popolare.
Sabato 20 dicembre alle 21 vanno in scena Quadri 2025 e Soffia il vento.
Quadri 2025
 è una nuova produzione della Compagnia Excursus/Pindoc firmata da Ricky Bonavita. Lo spettacolo, interpretato da Bonavita e Schipani, propone un programma modulare che rilegge sezioni del repertorio più recente della compagnia e le combina con materiali coreografici inediti. Ne emerge una drammaturgia del corpo che abita emozioni, relazioni e scenari simbolici, con possibilità ogni volta rinnovate di costruzione scenica a seconda degli spazi performativi.
La serata prosegue con Soffia il Vento, una coproduzione Pindoc/Akerusia Danza con la regia e interpretazione di Giorgia Palombi, le coreografie di Ricky Bonavita, il coordinamento artistico di Elena D’Aguanno; danzano Francesca Schipani e Ricky Bonavita. Soffia il vento prende vita dal mondo di Katherine Mansfield, la scrittrice neozelandese che fece della memoria e del senso di “altrove” il cuore della sua poetica. Grazie a un racconto danzato che attraversa infanzia, migrazioni, malattia e creazione, Soffia il vento restituisce la traccia indelebile di una natura primordiale e di un destino nomade, trasformando il palcoscenico in un territorio di evocazioni, ricordi, venti sonori e movimenti sospesi tra passato e presente.
Domenica 21 dicembre alle 19 il teatro ospita Vulcana, un atto unico di musica, cunti, danze e narrazioni ideato da Maria Piscopo e Francesco Salvadore (foto). Il recital mette in dialogo due terre “di fuoco”, l’Etna e il Vesuvio, in un intreccio di storie vere e verosimili che attraversano la tradizione popolare siciliana e campana. I due interpreti, con la loro voce e il loro corpo, costruiscono un percorso originale in cui identità distinte si rincorrono e si completano, dando vita a un gioco scenico energico e poetico.
Tra tamburi, dialetti, melodie antiche e improvvise vibrazioni teatrali, Vulcana diventa un racconto che parla al presente attraverso le radici, capace di appassionare un pubblico che va ben oltre gli amanti della musica tradizionale.

Parcheggio gratuito
Biglietto: intero 10 € / ridotto 8 €
Info e prenotazioni: cell. 366 8711689

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