Esiste un canone napoletano? La risposta è “Trivio”. La nuova rivista semestrale di poesia, prosa e critica, edita da Oèdipus e diretta da Antonio Pietropaoli. Il secondo numero, presentato (sabato 27 febbraio) alla libreria Ubik di Napoli di via Benedetto Croce, è un viaggio nella poesia sperimentale napoletana e meridionale del Novecento. Delineato a partire da un’antologia di testi di alcuni autori di varie generazioni, è molto ben curato da Ferdinando Tricarico. In occasione dell’uscita, i poeti Carmine de Falco, Carmen Gallo, Costanzo Ioni, Eugenio Lucrezi, Giovanna Marmo e lo stesso Tricarico, ospitati dalla casa del libro, leggono alcuni brani e poesie.
La rivista nasce con l’obiettivo di offrire una rappresentazione sistematica della poesia italiana tagliata per regioni. Il numero 0 si apre con la Toscana e le Marche, il numero 1 contiene selezioni di poeti lombardi e liguri e il numero 2 una raccolta di autori campani e lucani, saggi critici e prose di autori contemporanei. A breve uscirà il terzo numero che raccoglie poesie del Lazio e dell’Umbria, mentre il quarto è già in cantiere.
Il titolo, semplice e immediato, allude alla struttura tripartita della rivista. La poesia occupa la parte migliore, la metà delle pagine in alcuni casi. «Trivio – spiega il direttorevuole essere una rivista sperimentale, postavanguardistica, che slitta sulla postmodernità, non come resa al passato, bensì come riutilizzazione contrastiva della tradizione poetica».
Riscrivere la tradizione per far esplodere la contraddizione è, infatti, l’intenzione di fondo. «Un’operazione eversiva e complicata, precisa Guido Cappelli dell’università Orientale, in quanto, parlare di poesia oggi, di fronte all’omologazione dei linguaggi, alla globalizzazione della banalità, è in contrasto con lo spirito del tempo».
«Una scelta coraggiosa- secondo Bernardo de Luca della Federico II- Napoli, prosegue, conserva la propria originalità senza mai appiattirsi ai percorsi che gravitano intorno ai centri principali. Si approccia al passato in modo critico. Trivio vuole essere un punto di incontro tra la poesia militante e quella dell’accademia».
Essere poeta a Napoli è doppiamente complicato perché c’è una doppia cecità che ne sopprime la voce. «Per questo esiste “Trivio”- sottolinea Tricarico- Una rivista che dà eco a questa voce e cerca di mappare la poesia italiana dal sud, mantenendo la forza dell’identità, della specificità di questa parte d’Italia» .
In una società sempre più teleguidata, immersa in una galassia di chiacchiere, Tricarico rifiuta il canone generazionale. Si pone il problema di che cosa significhi essere napoletani, figli di una città carica di conflittualità e problematiche, che fa della marginalità il suo marchio distintivo.
Intitolato all’omonima rivista è il premio letterario Trivio che si articola in tre sezioni: poesia edita, prosa edita e poesia inedita. Il termine di consegna è il 15 giugno. Per ognuna delle sezioni la giuria indicherà entro il 30 ottobre una rosa di cinque finalisti e entro il 30 novembre il vincitore assoluto. L’esito sarà reso noto sul sito www.oedipus.it.
La premiazione avrà luogo a Napoli. Tra le tante iniziative, in collaborazione con la libreria Guida, il direttore Pietropaoli annuncia che ci sarà un altro concorso dal titolo “Poesia a Napoli”. Due le sezioni: poesia di lingua e poesia in dialetto. Si concorre con tre poesie inedite. Il termine è il 30 giugno. Sempre con la partecipazione di Guida, a breve uscirà una nuova collana di poesia intitolata “I segni del destino”.

Per saperne di più
Segreteria premio nazionale Trivio
Via La Francesca 31
84124 Salerno
Tel 3930589555
email premiotrivio@libero.it

Libreria Ubik di Napoli
Via Benedetto Croce 28
80134 Napoli
Tel 081 4203308
email napoli@ubiklibri.it

Nella foto, la rivista Trivio

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