Qui sopra, l’elmo di di mirmillone. In alto, ricostruzione dell’Anfiteatro

C’è grande attesa per la mostra sui Gladiatori al Museo archeologico di Napoli. E per non deludere le aspettative di chi segue l’attività della struttura sempre più radicata nel territorio, in attesa che si riaprano i battenti l’8 marzo da domani, mercoledì 13 gennaio, saranno postate, in anteprima digitale sulle pagine Facebook e Instagram le immagini di alcuni preziosi reperti che caratterizzeranno l’allestimento.
160 le opere che saranno visibili nel salone della Meridiana per sei sezioni: dal funerale degli eroi al duello per i defunti; i gladiatori e le loro armi; dalla caccia mitica alle venationes; vita da Gladiatore; gli anfiteatri della Campania; i Gladiatori in casa e sui muri.
Tra le opere mostrate online, la spada con fodero del I sec. d.C., realizzata in ferro, osso, legno e bronzo e ritrovata nel Portico dei Teatri di Pompei nel gennaio del 1768. Magnifici gli scatti dedicati all’elmo di mirmillone con personificazione di Roma, Barbari, prigionieri, trofei e vittorie (seconda metà del I sec. d.C.).
In occasione della grande mostra, sarà ricostruita e riprodotta digitalmente, da Altair 4 Multimedia, la sequenza delle pitture ormai perdute dell’Anfiteatro di Pompei; grazie alle nuove tecnologie, alcuni percorsi video riproporranno le tipologie di armature che contraddistinguevano le diverse “classi” di gladiatori. Per questa anteprima online, saranno presentati alcuni frame della ricostruzione dell’Anfiteatro presente in mostra.
L’esposizione è nata dalla collaborazione con l’Antikenmuseum di Basilea e realizzata grazie alla sinergia con il Parco Archeologico del Colosseo. Il progetto scientifico della mostra sui Gladiatori è a cura di Valeria Sampaolo; l’esposizione, il cui coordinamento è di Laura Forte, è stata realizzata con il contributo di Intesa Sanpaolo.

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