La femminilità dipinta. Grazia carnale ed estasi mistica. Quadri e sculture dalla collezione della Fondazione De Chiara De Maio al Museo campano di Capua. S’inaugura oggi, venerdì 25 febbraio, alle 18.30, l’esposizione curata da Vincenzo De Luca.
L’ampio progetto espositivo,  realizzato con il contributo della Regione Campania, il sostegno della Provincia di Caserta e con il patrocinio della città di Capua,  raccoglie oltre trenta opere.
Una mostra che rappresenta il risultato di un grande lavoro del Museo Campano nel volere affiancare alle sue già prestigiose opere che raccontino l’importanza del femminile nell’arte attraverso diversi linguaggi.
Fino al primo maggio in esposizione la pittura al femminile nei secoli, dall’antico al contemporaneo: capolavori di Luca Giordano, Filippo Vitale e altri seicentisti affiancati a dipinti di Amedeo Modigliani, Mimmo Rotella, Fernando Botero, Andy Warhol, Pablo Picasso.


Commenta Rosalia Santoro, presidente del museo: «Sono veramente soddisfatta,  in 6 mesi non solo abbiamo trasformato il Museo Campano di Capua, ma abbiamo raggiunto un obiettivo storico, portare finalmente tra le preziose e uniche collezioni di questo museo una mostra internazionale con opere di artisti mai visti in esposizione finora nelle sale del Museo Campano. Opere di  Modigliani, Picasso, Botero, Rotella, Warhol, Luca Giordano, Schifano, opere della scuola Caravaggesca napoletana ed addirittura un pezzo di sarcofago egizio, che incarnano perfettamente tutto l’universo della femminilità in ogni senso e si sposano perfettamente con la collezione di punta del Museo Campano, le Matres Matutae. Sebbene con risorse davvero limitatissime, solo 150 mila euro di contributo straordinario ricevuto dalla Regione Campania, con cui abbiamo realizzato tutte le iniziative, da agosto 2021, con enorme successo e risposta di pubblico. Abbiamo ottimizzato al massimo e siamo riusciti».

Affiancano i dipinti alcune sculture lignee di Madonne svestite, che risalgono ai primi decenni del Settecento, provenienti da botteghe prevalentemente di area napoletana e alcune dell’Italia centrale.
Accompagnano la mostra due documentari, interpretati dagli attori Francesco Paolantoni e Gigi Savoia, e due sperimentazioni artistiche, una scultorea (copia tridimensionale del dipinto di Antiveduto) e l’altra sartoriale (vestizione in pelle di una Madonna svestita), in collaborazione con il Liceo Artistico Caravaggio di San Gennaro Vesuviano. Completa la mostra, un ampio catalogo edito da Enzo Albano.
Nelle foto, alcune delle opere in mostra

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