Luci della ribalta in quattro luoghi. Le accende Casa del Contemporaneo lunedì 9 ottobre, partendo con la stagione 2023-24: alle 21.15 Sala Assoli, Teatro Ghirelli e Teatro Karol si uniranno al coro di 150 sale italiane, che, per una sera, torneranno a raccontare il disastro del Vajont del 1963 (con un’anticipazione prevista alle 19 al Teatro dei Piccoli, che ospiterà un delicato progetto per creare coscienza ambientale anche nei più piccoli).
Un atto politico, che risponde all’appello lanciato da Marco Paolini, a trent’anni dal suo storico spettacolo e a sessant’anni dalla frana che costò la vita a 2000 persone tra Friuli Venezia Giulia e Veneto.
In Campania aderiscono al progetto anche il Nest di San Giovanni a Teduccio, il Teatro Comunale Vittorio Emanuele di Benevento e Eidos Teatro di San Giorgio Del Sannio.
Il progetto VajontS 23, curato da Marco Paolini per La Fabbrica del Mondo, unirà l’intera comunità teatrale: attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di ricerca, maestranze e spettatori, che si ritroveranno nei posti più diversi – dal Piccolo di Milano alle sale fuori circuito – portando in scena il proprio Vajont.
Un unico respiro che si fermerà alle 22.39 – ora in cui la montagna franò nella diga -, per raccogliersi in un silenzio che inchioda al presente: dai recenti fatti dell’alluvione in Emilia Romagna alla frana di Casamicciola, VajontS sarà l’occasione per riflettere e attivare quelli che Paolini definisce strumenti di “Prevenzione Civile”.
Spiega la direttrice artistica di Casa del contemporaneo, Igina di Napoli: «È quel filo sottile che unisce il presente al passato a guidare la nostra scelta di aderire a questo importante progetto nazionale. Il Vajont di Paolini fu in scena sul nostro palcoscenico, per la prima volta, ormai quasi 30 anni fa. Oggi come allora ci sembra necessario che il teatro sia la scatola nera del mondo, quella che ne registra gli urti e li mostra, per comprendere i meccanismi degli incidenti, evitando che possano ancora accadere. E se non siamo in grado di prevedere catastrofi prevedibili – come quella accaduta di recente in Libia – allora dobbiamo allenarci a farlo: questo progetto, in particolare, ci dà l’occasione di sopperire, attraverso nuovi racconti del disastro, a quel difetto di immaginazione che ci porta a sottovalutare il rischio».
Dai Quartieri Spagnoli di Napoli a Salerno, da Fuorigrotta a Castellammare: le quattro sale di Casa del Contemporaneo si uniranno al coro dei VajontS d’Italia e d’Europa, con un progetto intergenerazionale (foto).
Rosario Sparno cura la regia di tre letture sceniche, mettendo in dialogo attori e comunicatori della scienza, per dimostrare che emozioni e conoscenza scientifica se si uniscono possono creare consapevolezza ed educazione al rischio. La lettura attenta e sistemica del territorio è il primo passo verso una mirata ed efficace mitigazione dei rischi per cercare di prevenire futuri disastri.
In scena, alla Sala Assoli dei Quartieri Spagnoli l’attore Luca Iervolino e il divulgatore scientifico Massimo Ruccio; al Ghirelli di Salerno l’attrice Paola Senatore e il divulgatore Luca Pacca; al Karol di Castellammare di Stabia, sarà sul palco, insieme a Francesca Fedeli – vincitrice del Premio Hystrio alla vocazione 2023 – la divulgatrice Mariangela D’Aquino.
Al Teatro dei Piccoli della Mostra d’Oltremare di Napoli Salvatore Guadagnuolo, Peppe Coppola e Cristina Morra coinvolgeranno circa 80 alunni delle classi quarte dell’IC Madonna Assunta di Napoli, in un esperimento ludico che li condurrà ad esplorare il tema dell’acqua. Il progetto è prodotto da Casa del Contemporaneo, Associazione Assoli e Le Nuvole. L’ingresso è libero.
Per saperne di più
https://www.casadelcontemporaneo.it/

Casa del Contemporaneo/ VajontS 23: When the mountain collapsed into the dam 60 years ago. The disaster comes on stage and unites Italy, from Milan to Naples

Spotlights in four venues. The Casa del Contemporaneo turns them on Monday, October 9th, starting with its 2023-24 season: at 9:15 p.m. Sala Assoli, Teatro Ghirelli and Teatro Karol will join the chorus of 150 Italian theaters, which, for one evening, will narrate the 1963 Vajont disaster once again (with a preview scheduled at 7 p.m. at Teatro dei Piccoli, which will host a delicate project to create environmental awareness even in the youngest children).
It is a political act, responding to the call launched by Marco Paolini, 30 years after his historic show and 60 years after the landslide that killed 2,000 people in Friuli Venezia Giulia and Veneto. Also joining the project in Campania are the Nest in San Giovanni a Teduccio, the Teatro Comunale Vittorio Emanuele in Benevento and Eidos Teatro in San Giorgio Del Sannio.
The VajontS 23 project, curated by Marco Paolini for La Fabbrica del Mondo, will unite the entire theater community: actors and students of theater schools, permanent theaters and research companies, workers and spectators, who will gather in the most diverse places-from Piccolo in Milan to off-circuit theaters-bringing their own Vajont to the stage.
A single breath that will stop at 10:39 p.m. – the time when the mountain collapsed into the dam – to gather in a silence that nails the present: from the recent events of the flood in Emilia Romagna to the landslide in Casamicciola, VajontS will be an opportunity to reflect and activate what Paolini calls tools of “civil prevention”.
The artistic director of the Casa del Contemporaneo, Igina di Napoli, explains: “It is the thin thread that connects the present to the past that guides our decision to join this important national project. Paolini’s Vajont was first performed on our stage almost 30 years ago. Today, as then, we think it is necessary for the theater to be the black box of the world, the one that records and shows its shocks, to understand the mechanisms of accidents, to prevent them from happening again. And if we are incapable of predicting catastrophes, such as the one that recently occurred in Libya, then we must train ourselves to do so: this project, in particular, gives us the opportunity to make up for the lack of imagination that leads us to underestimate risk by telling new stories of catastrophe”.
From the Quartieri Spagnoli in Naples to Salerno, from Fuorigrotta to Castellammare: the four rooms of Casa del Contemporaneo will join the chorus of VajontS of Italy and Europe, with an intergenerational project.
Rosario Sparno is directing three staged readings, bringing actors and science communicators into dialogue, to demonstrate that emotions and scientific knowledge when combined can create awareness and risk education. Careful and systemic reading of the territory is the first step toward targeted and effective risk mitigation to try to prevent future disasters.
On stage at Sala Assoli in the Quartieri Spagnoli will be actor Luca Iervolino and science divulger Massimo Ruccio; at Ghirelli in Salerno, actress Paola Senatore and divulger Luca Pacca; and at Karol in Castellammare di Stabia, the divulger Mariangela D’Aquino will be on stage with Francesca Fedeli – winner of the Hystrio Prize for vocation 2023.
At the Teatro dei Piccoli of the Mostra d’Oltremare in Naples, Salvatore Guadagnuolo, Peppe Coppola and Cristina Morra will involve about 80 pupils from the fourth classes of the IC Madonna Assunta in Naples in a playful experiment that will lead them to explore the theme of water. The project is produced by Casa del Contemporaneo, Associazione Assoli and Le Nuvole. Admission is free.
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https://www.casadelcontemporaneo.it/

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