Con il solstizio d’estate si annuncia l’open call per i giovani artisti operanti in Italia con il Concorso Un’Opera per il Castello per la realizzazione di un progetto artistico ideato per Castel Sant’Elmo di Napoli. Una grande opportunit  per i giovani talenti di ottenere un riscopro pubblico e grande visibilit  nella realizzazione di un’opera che andrebbe ad inserirsi in maniera permanente all’interno di un complesso architettonico di rilievo nel contesto cittadino partenopeo e che da tempo ha acquisito un ruolo fondamentale nella ricerca, sperimentazione e diffusione del linguaggio artistico contemporaneo attraverso la realizzazione di numerosi eventi espositivi e manifestazioni culturali.
SPAZIO ALLA MEMORIA
Lo spazio della memoria- La memoria dello spazio è il tema intorno al quale i giovani creativi sono chiamati ad operare per l’ideazione di un’opera “site specific” per l’architettura del Castello. Il progetto, promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo museale della citt  di Napoli è stato reso possibile grazie alla collaborazione e il sostegno del Ministero per i Beni e le Attivit  Culturali- Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee – Servizio Architettura e Arte contemporanee, nell’ambito del Piano Arte Contemporanea; Castel Sant’Elmo è uno dei musei associati all’ AMACI – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Il concorso si avvale inoltre del contributo della Metropolitana di Napoli, con il supporto tecnico-organizzativo di Civita Servizi.
LIBERE INTERPRETAZIONI
Giunto alla sua seconda edizione il concorso, che nel 2011 ha premiato l’artista Daniela Di Maro con l’opera “Anastatica sensibile”, è incentrato quest’anno sull’indagine del rapporto tra lo spazio pubblico e i segni di una memoria collettiva ma anche privata.
Il tema lascia campo libero ad un’ampia gamma di possibilit  interpretative, con i più disparati mezzi espressivi di cui si avvale l’arte del nostro tempo. Lo spazio, soprattutto quello pubblico, cittadino, è da sempre un contenitore di eventi storici il cui segno è impresso nella memoria e nei luoghi della nostra contemporaneit .
Esso diviene dunque il luogo per interpretare il concetto di memoria in relazione al monumento e allo spazio della citt  che lo contiene.
COME PARTECIPARE AL CONCORSO
La partecipazione al concorso è aperta a tutti i giovani artisti di et  compresa tra i 21 ed i 36 anni che posso presentarsi singolarmente o in gruppo, italiani o stranieri ma operanti sul territorio nazionale, con una formazione accademica e preferibilmente un background espositivo in una galleria, centro culturale, fondazione, istituzione museale pubblica o privata verificabile e riconosciuta come tale.
ISCRIZIONE ONLINE
La partecipazione, libera e gratuita, necessita di una iscrizione on-line con l’invio del materiale richiesto al sito www.polonapoli-projects.beniculturali.it entro e non oltre il 31 ottobre 2012. La giuria sar  composta da storici dell’arte, professori universitari e dell’Accademia di Belle Arti, galleristi, curatori, esperti del settore oltre che da un rappresentante della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee. Al vincitore sar  assegnato un premio di 10mila euro, comprensivo della realizzazione dell’opera. Il concorso si concluder  con la presentazione del progetto artistico vincitore all’interno di un evento espositivo finale, con la possibilit  di una mostra dei primi dieci progetti selezionati e l’edizione di un catalogo con le biografie ed i lavori degli artisti finalisti. L’opera vincitrice verr  acquisita dalla Soprintendenza ed entrer  a far parte della collezione permanente di Castel Sant’ Elmo.

LA PRESENTAZIONE/ QUALE APOCALISSI?
APOCALISSI 2012.
24 VARIAZIONI SULLA FINE DEL MONDO

a cura di
Gianfranco de Turris
(BIETTI, pagg.440, euro 21). Presentazione oggi alla

Libreria Loffredo
Via Kerbaker, 19/21 – Napoli-

ore 18.00.

Con gli autori
Maurizio Ponticello, Bruno Pezone, Dino Simonelli.
Reading dell’attrice Annalisa Renzulli.

Modera l’incontro il professor Mario Rovinello, storico.

Stiamo veramente imboccando la strada del non ritorno? Mancano sei mesi alla catastrofe che inghiottir  il nostro Pianeta? Il 21.12.2012, è la data che, secondo un antico e complesso Calendario Maya, segna la fine del cosiddetto “Lungo Computo” di oltre cinquemila anni per dare avvio a un nuovo ciclo. Su questa cosiddetta profezia e sul suo significato si sono gi  spesi fiumi d’inchiostro e hanno proliferato sedicenti esperti, ufologi, santoni, astrologi, ecologisti, ma anche scienziati
Il millenarismo non è, del resto, cosa nuova, se si pensa alla lunga serie di catastrofi che avrebbero dovuto abbattersi sulla Terra. Non c’è che dire, l’idea della fine del mondo affascina gli esseri umani, e non solo scri            6                 è« «    oè  á«sptBLlibrineBlinkBttori, giornalisti e registi.
Nell’attesa di sapere come andr  a finire questa volta, la casa editrice Bietti ha pubblicato una raccolta di 24 possibili variazioni sul tema della Fine del Mondo. Tra gli autori spiccano, solo per citarne alcuni, firme note del nostro panorama culturale nazionale Antonio Bellomi, Franco Cardini, Giulio Giorello, Pierfrancesco Prosperi, Nicola Verde, Mario Farneti e i napoletani Maurizio Ponticello, Bruno Pezone e Dino Simonelli.

Nella foto in alto, Castel Sant’Elmo. In basso, la copertina del libro pubblicato da Bietti

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