A lezione d’immagine. Così il centro di fotografia Indipendente raddoppia. Esponendo La mia prima, ovvero i lavori degli allievi che hanno partecipato al corso annuale delle classi 20/21 e 21/22.
Undici autori che hanno sperimentato diverse tecniche, mettendosi in discussione per approdare a lavori intimi, intensi, sofferti e affrontando il fotoreportage, mixed media e video performance.
Con i docenti Mario Spada, Biagio Ippolito, Luca Anzani, Angelo Raffaele Turetta, Massimo Velo, Salvatore Pastore, Roberta Fuorvia, Guglielmo Verrienti, Marco Spatuzza, Giuseppe Riccardi e Mariagiovanna Capone, hanno condotto un percorso approfondito nella fotografia durato un anno, ciascuno con propria conoscenza tecnica e bagaglio culturale. La mostra, a ingresso gratuito, potrà essere visitata fino al 21 ottobre.
«Eclissi» è il progetto autobiografico di Luigi Cacciapuoti che ha affrontato il tema dell’identità e della crescita personale partendo dai rapporti familiari.
La famiglia è anche il tema di Valeria Gentile mentre Fabio Schiattarella presenta «Reminiscence» che rientra in un progetto molto più complesso condotto su orientamento sessuale e identità di genere.
Alberto Vozzolo punta su un lavoro autobiografico, cercando sé stesso attraverso ambienti inanimati e Giovanni Allocca con «Beloved, loving objects from strangers» si concentra su oggetti che rappresentano legami indelebili con il passato.
Chiara Di Mauro sceglie il tema «Radici», utilizzando foto d’epoca ritrovate in casa e rullini non sviluppati.
C’è tutto il dolore dell’assenza in «Madre dove sei?» di Carmen Erra che ha voluto mostrare quando si annidi dietro una madre malata di Alzheimer. L’età anagrafica non è stato un ostacolo per Leonardo Galanti, 19enne marchigiano che per un anno ha vissuto nella comunità lasalliana dove ha conosciuto fratel Raffaele, 82enne impegnato ogni giorno ad aiutare la comunità Rom. Nel progetto «Fratello, chi sei» realizzato totalmente con fotocamera analogica e sviluppato da lui in camera oscura, emerge un emozionante lirismo poetico che tratteggia tutta l’umanità di chi accoglie gli ultimi.
Nel trittico «Dualità», Paolo Mazzone esplora il significato profondo della complementarietà. Carolina Scarpetta, invece, con «Quattrocentosei grammi» si tuffa in un fotoreportage a Quindici, in provincia di Avellino, durante le celebrazioni della Madonna delle Grazie che prevede la raccolta di oro donato dai fedeli.
Valeria Scotti, infine, elabora «Fragmentum» e si libera dei fardelli delle convenzioni, svelando fragilità e insicurezze con tre video performance.
Il Centro di fotografia indipendente è un’officina creativa, nata a Napoli nel 2013 dall’incontro dei tre fotografi Mario Spada, Biagio Ippolito e Luca Anzani.
Obiettivo: sostenere, diffondere e sviluppare la cultura fotografica. Accanto all’attività di formazione, che costituisce il suo nucleo fondante, ha realizzato, negli ultimi anni, seminari aperti al pubblico e collaborazioni con i più importanti maestri e operatori della fotografia italiana.
Ha sede in piazza Guglielmo Pepe, tra piazza Mercato, piazza Garibaldi e il Porto, punto di intersezione tra una Napoli connessa alle tradizioni e quella lanciata verso nuove e più dinamiche visioni. Un quartiere dall’esplosiva miscela mediterranea proiettata nel futuro.

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