Vivere il Cilento d’estate, tra costa ed entroterra, attraverso un percorso che abbraccia storia, cultura, arte, territorio, enogastronomia e tradizioni. Al via la 52esima edizione della Fiera millenaria della Croce di Stio, il cui programma e finalità è stato presentato pochi giorni fa da Pizza Gourmand, la nuova sede della pizzeria Gino Sorbillo (foto), grazie a un gemellaggio tra il territorio cilentano e il capoluogo campano.
Una fiera di origini antichissime, appunto millenaria, fondata un tempo prevalentemente sul commercio di bestiame, baratto di alimenti, vendita di tessuti preziosi. Era la fiera più grande del territorio e aveva una durata di 5-6 giorni. Da tre anni il progetto coinvolge 6 Comuni del Cilento nella costruzione di un percorso volto alla valorizzazione e fruizione turistica del territorio nella sua interezza, partendo dunque dalla costa fino ad arrivare ai luoghi più interni e incontaminati.
Quest’anno il Comune capofila è Ascea che apre e chiude il cerchio degli eventi in cartellone, affiancato da Gioi, Orria, Perito, Campora e Stio. Novità di quest’anno il gemellaggio con il capoluogo campano, fortemente voluto da tutto il gruppo dei 6 Comuni. E pensando a Napoli e alle sue eccellenze, Gino Sorbillo come rappresentate della pizza napoletana nel mondo è stato un rimando automatico. Del resto la pizza, soprattutto nella sua versione contemporanea, si guarda intorno e attinge ai sapori e alle prelibatezze regionali, e non solo, prime fra tutte proprio quelle del territorio cilentano.
 «Ho scelto circa 36 anni fa questo gemellaggio – spiega Pietro D’Angiolillo, sindaco del Comune di Ascea.- La mia stessa vita è divisa tra Napoli e Ascea; così abituato a questo scambio osmotico tra le due realtà che mi viene naturale portarlo sempre avanti. Da tre anni siamo partiti con un progetto di integrazione tra l’entroterra e la costa. Chi viene in Cilento non lo fa soltanto per godere di un bagno nelle nostre acque cristalline ma anche per assaporare le tradizioni enogastronomiche, per il paesaggio, la sentieristica, la natura rigogliosa. A questo collegamento tra il mare e la collina cerchiamo di dare un’offerta più articolata attraverso un percorso di eventi che partendo da Velia, il grande attrattore culturale insieme con Paestum, si inoltrano nella zona più interna, quella più ricca di tradizioni, con territori intatti e tradizioni millenarie ancora vive».
La Fiera della Croce di Stio ha trasformato la parola Fare rete in un dato di fatto perché attorno alla Fiera ogni anno i Comuni coinvolti si passano il testimone, proponendosi ogni volta come capofila, andando a sopperire a problemi di risorse che i piccoli Comuni hanno come costante del loro essere. Lo scorso anno è toccato al Comune di Gioi l’onore di guidare la fiera.
La direzione artistica è affidata per il terzo anno consecutivo a Lillo de Marco. In cartellone, nel variegato mix di produzioni teatrali, di rievocazioni storiche ma anche concerti e teatro classico, un bel numero di spettacoli dedicati ai bambini.
Il progetto nasce grazie a un finanziamento della Regione Campania con il bando dei POC che punta alla valorizzazione e incremento dei flussi turistici.
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