La notizia è circolata online su molte testate già da ieri sera. E oggi , grazie  a un collegamento  da Napoli con il programma Unomattina condotto da Valentina Bisti e Roberto Poletti, ha parlato l’équipe che  sta utilizzando tocilizumab, un farmaco off label anti interluchina 6 impiegato nella cura dell’artrite reumatoide. E’ il farmaco di elezione nel trattamento della sindrome da rilascio citochimica dopo trattamento con le cellule CAR-T.usato sui primi due casi. La somministrazione è stata  possibile grazie alla collaborazione tra Azienda Ospedaliera dei Colli e Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale. Un trattamento avviato per la prima volta in Italia.
Un lavoro di sinergia  tra il direttore della Uoc di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, Vincenzo Montesarchio; il direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto “Pascale” di Napoli, Paolo Ascierto insieme al virologo Franco Buonaguro e alcuni medici cinesi, tra cui Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China e il team composto da tutto il personale del Cotugno.
Tra questi ultimi, in prima fila Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche; Roberto Parrella, direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio; Fiorentino Fragranza, direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva; Vincenzo Sangiovanni, direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso; Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia.
Ascierto e Montesarchio hanno spiegato come è andata: «Già a distanza di 24 ore dall’infusione, sono stati evidenziati incoraggianti miglioramenti soprattutto in uno dei due pazienti, che presentava un quadro clinico più severo. Sono stati 21 i pazienti trattati che hanno mostrato un miglioramento importante già nelle prime 24-48 ore dal trattamento, che si effettua con un’unica somministrazione e che agisce senza interferire con il protocollo terapeutico a base di farmaci antivirali utilizzati».
Si sta, dunque, valutando la possibilità di trattare altri pazienti in condizioni critiche. «In un momento come questo è di fondamentale importanza unire le forze e le esperienze dei nostri migliori professionisti per potenziare al massimo il sistema sanitario regionale e per dotarci di tutti gli strumenti necessari per fornire ai pazienti affetti da Covid 19 tutte le cure necessarie. Ringraziamo tutto il personale delle strutture ospedaliere coinvolte che, con rapidità e grande preparazione, hanno attivato tutte le procedure necessarie per garantire ai pazienti ogni strada percorribile nel percorso terapeutico». E’ il messaggio di speranza lanciato da  Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli e Attilio Bianchi, direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale.

 

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