Emozioni da palcoscenico in costiera amalfitana. Inizia oggi 7 agosto e termina il 10 la diciottesima edizione del Positano Teatro Festival, evento simbolo dell’impegno della città costiera per la cultura, ideato e sostenuto negli anni dal compianto direttore artistico Gerardo D’Andrea. L’istrionico regista teatrale e cinematografico, deceduto improvvisamente a giugno, era l’anima della kermesse teatrale, nata ventuno anni fa ma ufficializzata tre anni dopo, che intitola ad Annibale Ruccello il suo prestigioso premio.

La presentazione della rassegna al teatro San Carluccio di Napoli

L’edizione di quest’anno era già stata completamente progettata da D’Andrea prima della scomparsa, mantenendo il suo motto di sempre “ridere, riflettere e commuovere” attraverso la drammaturgia contemporanea. Lo hanno ricordato con affetto e commozione i suoi collaboratori storici Gianmarco Cesareo, regista, drammaturgo e storico del teatro che da sempre collabora con il Positano Teatro Festival e Diletta Capissi, sociologa e giornalista pubblicista, durante la conferenza stampa di fine luglio al San Carluccio di Napoli. Altresì caloroso il ricordo dell’ex sindaco di Positano Michele De Lucia, dell’attuale sindaco Giuseppe Guida e del delegato al turismo, manifestazioni e cultura di Positano Giuseppe Vespoli. Proprio durante la presentazione di questa edizione, commemorativa ma festosa, è stata ufficializzata la nomina a presidente dell’Associazione Positano per il Teatro di Bianca de Tommasis, amica storica e compagna di platea di Gerardo D’Andrea.

Qui sopra, Milva cui va il Premio (postumo) Annibale Ruccello. In alto, il sindaco Giuseppe Guida nella sua Positano


Un’edizione fortemente voluta nonostante la pandemia,
in ottemperanza alle regole anticovid, le quali non consentano il consueto svolgimento itinerante del Festival e ridotto da dieci a quattro serate in accordo con sindaco Giuseppe Guida, gli spettacoli in cartellone andranno in scena all’anfiteatro Piazza dei Racconti di Positano.
La rassegna si apre con l’omaggio a Milva e si chiude con quello a Nino Rota, due artisti che hanno fatto la storia del Novecento, in scena anche un classico di Enzo Moscato e una serata tutta per i bambini con la compagnia “Il teatro nel Baule”.
Il 7 agosto infatti va in scena La Rossa. Omaggio a Milva di Gianmarco Cesario. Lo spettacolo è un mix di canzoni, poesie e testi inediti interpretati dall’attrice Martina Carpi, legata personalmente alla famiglia di Milva, e da Antonella Morea, attrice e voce che interpreterà le canzoni del repertorio dell’artista.
A Milva verrà consegnato postumo il Premio Annibale Ruccello di quest’anno, a celebrazione del talento, della visione e dell’abnegazione con la quale l’artista ha calcato i palcoscenici internazionali. Il premio che consiste nell’opera La mano di quel Dio, realizzato dall’artista Gaetano Di Riso, verrà ritirato da Martina Corgnati, figlia di Milva.

La mano di quel Dio di Gaetano Di Riso

L’8 agosto è la volta di Luparella. Foto di Bordello con Nanà di e con Enzo Moscato. Uno spettacolo che ha già visto traduzioni in spagnolo e francese, nonché la trasposizione cinematografica a cura di Giuseppe Bertolucci, in occasione della LIX Mostra del Cinema di Venezia. Cruda e fantastica storia di una Napoli vessata dall’occupazione nazi-fascista e delle donne dei bordelli, straziato campo di battaglia.

Il 9 agosto va in scena Ufficio Parole Smarrite della compagnia Il Teatro nel Baule, di Sebastiano Coticelli e Simona di Maio, con Coticelli stesso e Carla Guardascione. Uno spettacolo interattivo in cui i bambini donano parole importanti all’ufficio parole smarrite, affinché uno smemorato utente possa ritrovare la propria.
Il 10 agosto, a chiusura della rassegna, va in scena lo spettacolo Nino, dedicato a Nino Rota con Lalla Esposito e Antonio Ottaviano.
Lalla Esposito porta al Positano Teatro Festival un progetto che da sempre avrebbe voluto proporre a Gerardo D’Andrea, accompagnata da una valigia piena di ricordi sospesi tra sogno e realtà.

Il foyer del Teatro San Carluccio


Al termine del Festival verrà consegnato il Premio Pistrice – Città di Positano, realizzato dalla ceramista Marina Contento, al regista Alessandro D’Alatri per l’empatia dimostrata con autori napoletani come Eduardo De Filippo e Maurizio de Giovanni.
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