«Ho un’indescrivibile brama di scrivere ancora una volta un’opera e quando avrò scritto l’opera per Napoli, mi si ricercherà ovunque […] con un’ opera a Napoli ci si fa più onore e credito che non dando cento concerti in Germania». E’ la lettera del giovane  Wolfgang Amadeus Mozart al padre Leopold. La scrive dopo il soggiorno del 1770 a Napoli che il genio salisburghese non rivedrà mai più e il cui ricordo conserverà  nel cuore. Soprattutto come casa internazionale della musica.
E’ solo una delle tante testimonianze di un’eredità importante che il concorso pianistico “Classical Naples” (International piano competition. The Neapolitan Masters)  vuole raccogliere e rilanciare attraverso il progetto di crowdfunding ospitato dalla piattaforma Meridonare che punta su idee dall’alto valore sociale  e culturale. L’invito rivolto ai partenopei (ma non solo) a donare scommettendo sull’orgoglio musicale napoletano parte dall’associazione Mousikè, fondata del 2008 dal soprano Romina Casucci con il marito musicista, Luciano Ruotolo.
Spiega Luciano: «Volevamo creare un circuito completamente nuovo e indipendente, basato sull’eccellenza e sulla possibilità di formazione e divulgazione musicale. Romina, come soprano,  si è fatta strada in questi anni nei maggiori teatri del mondo grazie alla perseveranza nello studio e alle elevate qualità vocali. Io ho avuto la fortuna di studiare con grandi pianisti e di approfondire la formazione in ambito manageriale all’Accademia del Teatro ala Scala di Milano. Abbiamo deciso di scendere in campo creando nello splendido Palazzo Venezia Napoli (in Via Benedetto Croce, 19) l’Accademia musicale europea».
Da questa bella famiglia d’arte, costruita attraverso corsi base e di alta formazione  con con Maestri come Giuseppe Devastato, David Romano e la stessa Romina, provengono tanti giovani che si stanno imponendo in importanti competizioni europee.

Casucci| ilmondodiusk.com
Luciano Ruotolo e Romina Casucci In alto, scatto di Maurizio Perna

“Classical Naples” è il passo successivo di Mousikè.  Creare una competizione internazionale pianistica  significa riempire un vuoto: manca, infatti, sotto il Vesuvio un  punto di riferimento e partenza su larga scala per i giovani pianisti talentuosi. «Napoli – sottolinea Ruotolo- è stata culla di una grande scuola pianistica, madre di veri e propri giganti del settore. Basti pensare a Sergio Fiorentino, Aldo Ciccolini, Paolo Spagnolo con il quale mi sono formato nei primi anni del Conservatorio. Vorremmo che questa fiaccola non si spegnesse e, nonostante il momento storico sia difficile, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e partire con questa grande sfida».
Una scommessa di ampio respiro che punta sull’inclusione. Nel team organizzativo anche persone che vivono disagi e fragilità sociali per poter creare integrazione grazie alla musica. L’iniziativa è dedicata ai celebri compositori napoletani dalle origini ai giorni nostri.
La competizione sarà divisa per fasce d’età: nella sezione concertisti ci saranno più prove eliminatorie, semifinale e finale con orchestra. I partecipanti dovranno eseguire composizioni di autori legati alla scuola napoletana per valorizzare lo sterminato repertorio esistente. Il sogno è di organizzarla nel conservatorio di San Pietro a Majella. E il concorso sarà arricchito da un festival  e conferenze sul tema.
Alla rassegna parteciperanno pianisti provenienti da ogni parte del globo. La manifestazione potrà diventare trampolino di lancio per la carriera pianistica grazie alla rete di partner creata, a concerti premio e borse di studio. All’interno del festival saranno invitati musicisti di chiara fama e giovani talenti affermati.
Presidente della giuria, Devastato, pianista e didatta che da anni porta in tutto il mondo la nostra cultura attraverso i suoi tour, vincitore della medaglia d’oro al Global Music Awards di Los Angeles 2015, capace  di  creare intorno al  progetto sinergie prestigiose, con il Teatro Bolshoi di Mosca e altri istituzioni culturali italiane, spagnole, polacche , lituane. 
Chi vince inciderà un cd con la Omk da Vinci Edition  in Giappone.
Ruotolo annuncia, inoltre, un accordo in corso con un’importante agenzia cinese  per offrire a uno dei vincitori l’opportunità di una tournée nei maggiori teatri cinesi.
Avrete tempo per donare, fino a dicembre 2017 e riservarvi, poi, la soddisfazione di veder realizzato un sogno collettivo, alla fine del 2018.   Classical Naples sarà accreditato su importanti piattaforme internazionali quali Alink/Argerich e si svolgerà ogni due anni per  monitorare i vincitori nei loro tour e organizzare minuziosamente una rassegna che nessun merito vuole togliere a Piano city, format partenopeo realizzato , però, da uno straniero, il pianista tedesco Andreas Kern. Classical Naples mira, invece, a valorizzare l’oro di Napoli, restituendgli rinnovata lucentezza. Una sfida di cui tutti possono essere protagonisti.

Per partecipare al progetto

https://www.meridonare.it/progetto/international-piano-competition-the-neapolitan-masters

 

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