Capri diventa “Sogno” con i suoi faraglioni
pendenti per illuminare il volto di ragazze e signore

Il Sole aveva appena sbadigliato, dopo lunghe ore di sonno. Cominciava ad affacciarsi timidamente sull’azzurro del golfo.  Aveva già salutato il Vesuvio e solleticava col suo raggio più caldo di primo mattino il volto di Partenope, sdraiata sugli scogli, sotto Castel dell’Ovo.
La sirena non era dell’umore giusto per l’attenzione e sbuffò, agitando nervosamente la coda. Ma  il sole non smetteva di accarezzarla. Allora  lei, impavida, sbottò: «Smettila, vanitoso. Poiché rischiari il mondo e tutti ti considerano il simbolo della bellezza, eternamente giovane, con splendenti capelli biondi, pretendi di rompere il silenzio che cerco da giorni, rifugiandomi qui, al riparo da esagerazione e chiasso?  Anche se le dai energia, non sei il padrone della terra, lasciami tranquilla, in questo mio angolo di pace».
Un’espressione mortificata cancellò la spensieratezza di Elios: «Non credevo di disturbarti, volevo solo rallegrarti, mostrandoti tutto il mio affetto. Tu non sai quanto sei amata, mia dolce fanciulla, incarnazione di Napoli.  Lo capirai quando ti racconterò questa storia d’amore che tu stessa hai ispirato. Sono sicuro che non la conosci».
Partenope raddrizzò la schiena, si pettinò i capelli con le mani e lo guardò con i suoi occhioni scintillanti, pronta ad ascoltarlo.
Elios lasciò scorrere un paio di minuti, pavoneggiandosi nella propria magnificenza. Infine, la sua voce risuonò nitida e cristallina nell’atmosfera: «Iniziò tutto sotto il mio sguardo solerte. Quando una mattina, mentre accarezzavo spiaggia e onde leggere sulla riva, a Marechiaro, Daniela Garofalo e Annachiara Prisco parlavano fitto sul filo della creatività. Madre e figlia guardavano all’orizzonte la sagoma di Capri, adagiata sontuosamente sull’acqua. E si scambiavano amorosi pensieri di bellezza su di te, definendoti la luce degli occhi che si dilata tra i tesori dei fondali marini. Sai, è così che Daniela ha sempre chiamato i suoi figli:  lucediemieiocchi, centro della passione che anima ogni attimo della sua vita».
 Il sole tacque per una breve pausa e Partenope lo incalzò: «Dai, vai avanti… Non essere pigro».
Lui non si fece pregare: «Tu per Daniela non solo rappresenti la città ma sei il mare, fonte inesauribile di energia, principio di un mondo da inventare disegnando oggetti che descrivono la tua meravigliosa essenza: gioielli raffinati, battezzati lucedeimieocchi, un tributo al tuo fascino infinito, che il tempo non riesce a scalfire».
Su queste ultime battute, si inserì la voce tuonante di un signore in giacca, cravatta e bombetta che avanzava a lunghi passi verso la scogliera: «Ma mi faccia il piacere… Signor Sole… Lei non sa nulla di Napoli».
Poi sorrise, rivolgendosi con tutta la gentilezza possibile alla sirena: «Partenope mia, come sei bella, Io ti ho sempre pensato anche quando non ti avevo accanto. E dicevo “vorrei morire a Napoli, mentre scrivo una canzone o in palcoscenico”. Malgrado la mia forza maschiaccia, ho un cuore tenero, da piccioncino».
Il Sole superò l’orgoglio ferito e si atteggiò a diplomatico sovrano con il nuovo arrivato: «Principe mio, Antonio De Curtis, mancavi solo tu alla nostra compagnia. Narravo alla nostra bella sirena una storia che coinvolge anche te…».

Annachiara Prisco mostra la preziosità del monorecchino “Principe”, raffinato omaggio a Totò


Totò sembrò risentirsi un po’ per quel tono confidenziale, ma alla fine prevalse la curiosità e passò anche lui al tu: «Elios, ti concedo questa familiarità perché modestamente nacqui signore …».

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Il Sole, compiacente, proseguì: «Lucedeimieocchi è un marchio che rende omaggio anche a te con  un gioiello ammaliante, il Principe, dedicato alla tua attenzione scaramantica. Un  piccolo corno/orecchino singolo, concepito artigianalmente, da scegliere in preziose varianti, tra corallo, agata nera, turchese, diamanti, rubini e zaffiri.  Una sobria originalità, Partenope, che si addice a te, donna di rara eleganza e fascino…».
Lacrime di commozione rigavano le gote della sirena e Totò apparve turbato da quelle parole mentre si avvicinava a Partenope per un emozionante abbraccio.  Il Sole,  gran cerimoniere dell’incontro, li avvolse in un radioso saluto. Felice e innamorato persino lui della città. Faro di arte e genialità.
©Riproduzione riservata 

Daniela Garofalo indossa bracciale e anello Coquille. Nell’immagine in alto, Castel dell’Ovo


Per saperne di più
https://lucedeimieiocchi.com/


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