Nella placida campagna inglese, dove sorge l’antica Abbazia di Wissingham, Merle, una giovane e bella ereditiera australiana, viene ritrovata senza vita dopo una regata.
L’amica Daria, da poco rientrata da un lungo soggiorno in Italia, non si dà pace e non crede alla facile soluzione proposta dalla polizia, che attribuisce la morte a una rapina finita male da parte di un vagabondo. Determinata a trovare il vero colpevole, la giovane indaga sulla nobile e antica famiglia decaduta, di cui Merle è entrata a far parte sposando Leonard e portando in dote un sostanzioso patrimonio, che ha permesso di salvare l’antica magione dalla rovina. Ma Daria riuscirà ad arrivare a una conclusione nella sua personale inchiesta?
“Una regata mortale” di Editha Aceituna Griffin, fa parte della collana vintage di Edizioni Le assassine, con la strabiliante traduzione di Costanza Masetti. Il romanzo di Griffin, per quanto datato, sembra essere stato scritto soltanto ieri, con una scelta lessicale e una costruzione narrativa che lo rende ancora ai giorni nostri di grande attrattiva.
Esso incarna alla perfezione la monarchia inglese, mostrando con minuzia la mentalità del ceto aristocratico. Di grande bellezza anche la descrizione della campagna inglese e dei riti di chi vi abita, restituendo al lettore un’immagine perfetta di un passato ben costruito. Di fatto, quindi, nonostante appartenga alla letteratura degli anni Trenta, esso intrattiene il lettore nel migliore dei modi, raccontando un classico delitto con personaggi appartenenti a diverse classi sociali, dando particolare attenzione, ovviamente, alla classe superiore, governato da rigide regole e azioni formali.
I personaggi principali sono quelli di due donne, all’apparenza piuttosto diverse, il cui passato fatto di solitudine e dispiaceri le lega in maniera indissolubile. Merle Holroyd è una giovane donna piena di vita, incapace di accettare le regole sociali, sposata con un uomo di cui non le interessa molto, e innamorata di un uomo in politica, Gideon Franklyn.
Attraverso il personaggio di Merle, il/la lettore/rice potrà essere testimone di un fenomeno che si potrebbe dire “alla rovescia”. Nel romanzo della Griffin non è la donna stavolta che travolta dalla rovina è in cerca di un buon partito. Stavolta è l’uomo a essere rovinato, e proprio attraverso il matrimonio con Merle le sue finanze possono essere rimpolpate.
Il rapporto tra Merle e Leonard, sarà un legame di convenienza, senza eredi e senza amore. A dare man forte a tale situazione pressante, è la presenza della madre di Leonard, e di sua cugina Ida. Le due figure, appaiono al lettore come ombre nere nell’intero arco narrativo.
A fare da controparte è la figura di Daria Lane, essendo la migliore amica di Merle, corre in suo soccorso, e trascorrendo lunghe settimane presso la tenuta di Merle e di suo marito Leonard, le sta accanto come più riesce.
Daria all’apparenza sembra essere piuttosto diversa dalla sua amica, tuttavia, un senso di vuoto e solitudine che ha investito la loro fanciullezza, le lega in maniera indissolubile. Daria è amante della pittura, meno esuberante ma piuttosto schietta.
Un romanzo scritto negli anni Trenta, quindi, quello della Griffin, che tuttavia vestendosi di giallo, accompagna il lettore presso le campagne di Wissingham Abbey e poi lungo la scena di un crimine. (Miriana Kuntz)

Per saperne di più:
https://edizionileassassine.it/prodotto/una-regata-mortale/

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