Fides Edizioni / “Senza far rumore” di Feliciana Zuccaro: un delicato romanzo di formazione al femminile

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“Senza far rumore” è il secondo libro di Feliciana Zuccaro, Fides Edizioni (gruppo les flaneurs). Ecco la storia del romanzo: Mia è cresciuta con suo padre Elia, taciturno ma volitivo pescatore siciliano, da quando la madre l’ha abbandonata ancora in fasce.
Accompagnata adesso dall’uomo e dal suo migliore amico Fabio la giovane donna decide di intraprendere un viaggio formativo e intimo sulle increspature del rifiuto materno con l’intento di scoprire, attraverso lo sciabordio dell’amore e del perdono, che rumore può fare la felicità quando viene trovata. Un romanzo soave e delicato come un Sakura in fiore.
La protagonista principale del libro è Mia, personaggio dalle mille sfaccettature, nel cui testo vedremo il suo totale sviluppo, dalla prima infanzia, toccando l’adolescenza, fino ai giorni da “quasi donna”. Il suo sviluppo è raccontato in maniera esaustiva, rendendo il suo personaggio uno di quelli a tutto tondo.
Di Mia non solo riusciremo a scorgere l’avvenente aspetto fisico, ma anche i suoi turbamenti, le sue idee, le sue intenzioni. Il suo è un carattere piuttosto deciso, fatto di decisioni ferree, pensieri testardi, colpi di testa e momenti di forti tensioni. Mia ama il mare, e il suo rapporto con esso sarà eviscerato in ogni parte. Ogni qual volta, la sua mente, infatti, sembra pervasa da una situazione pressante, l’unica cura appare proprio il mare.
Il mare raccontato da Zuccaro è liberatorio e purificante. La marea sembra in qualche modo annichilire le sofferenze, risucchiare gli errori, e mettere a nuovo un corpo e una mente martoriati dalla vita. Anche la poesia, nella vita di Mia sarà un forte protagonista senonché grande alleato. Lo slancio poetico, permette alla protagonista, infatti, di lasciare fluire le sofferenze e i dubbi, permettendole una liberazione totale dal peso della vita. Per mia “l’amore si fa con le mani”.
Attraverso il suo personaggio, infatti, chi legge potrà indagare le fasi primordiali di una sessualità scoperta passo dopo passo. Come racconta Freud, infatti, il piacere sovviene nella mente infantile prima che essa possa maturare del tutto. La fase edipica, quindi, anche in questo caso, gioca un ruolo fondamentale.
La piccola Mia sembra pervasa da pulsioni sessuali, e riga dopo riga, scopre i punti erogeni del suo corpo. In età più adulta, percepisce una sessualità nuova, laddove entra in gioco una seconda figura. In questo caso l Zuccaro, racconta un modo di fare l’amore privo di penetrazione.
La giovanissima Mia e il suo migliore amico Fabio, sembrano esplorare infatti le grotte del piacere, solo attraverso la stimolazione reciproca. Tali descrizioni non risultano mai volgari e sfacciate, tutt’altro, esse arricchiscono il testo di quelle che appartengono a quella sfera intima insita in ognuno di noi. Di grande impatto anche i primi baci, che in qualche maniera sembrano spalancare le frontiere di un’adolescenza che bussa alla porta.
Da qui una serie di cambiamenti, che porteranno Mia alla scoperta del suo vero passato, alla nascita di un amore potente, e al ritrovamento di una vita fatta di felicità. (Miriana Kuntz)
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