"100% Italia" la personale dell’artista Francesca Capasso inaugura, domenica 12 febbraio 2012 (ore 19) negli spazi espositivi del circolo scafatese Ferro 3, il ciclo di iniziative culturali previste, con cadenza mensile, nell’ambito del progetto Di.st.urb.
Il processo di decostituzionalizzazione dell’Italia, la resistenza della memoria storica attraverso la parola, l’incalzante “crisi dei valori” dell’odierno sistema nazionale, sempre più compromesso dalle logiche di mercato, sono alcune delle riflessioni che l’artista evidenzia nelle sue opere; in cui si districa nella non facile relazione tra arte e politica.
La mostra, a cura di Raffaella Barbato, è un’evidente ricerca personale della Capasso attraverso uno specifico linguaggio dalla forte intensit  poetica, in cui recupera e unisce l’antica e silenziosa, ma tutta femminile, pratica del ricamo fatto a mano e le moderne logiche installative.
Storia e contemporaneit  si fondono in questa indagine sociologica di cui è protagonista la Costituzione Italiana, i principi in essa enunciati, nonch il valore storico ed etno-antropologico da essa incarnato. Le opere, parole scritte, impresse nelle tele come pietre miliari, ma in parte cancellate, rifiutate, esposte in teche di vetro a mo’ di reliquiari, diventano metafora di un sentire intimo, ma collettivo, che spinge verso il riaffermarsi di una criticit  costruttiva e l’urgente necessit  di riconoscere il nostro unitario senso di appartenenza e i valori fondamentali della nostra storia e della nostra democrazia.
Una presa di coscienza comune che nell’attivismo trova soluzione all’alienazione del sistema contemporaneo.
Artisti, critici e curatori, nonch intellettuali appartenenti a discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una prospettiva globale, ma prestando la massima attenzione anche al territorio daranno forma al progetto Di.st.urb. (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi); uno spazio dedicato alle arti visive annesso al circolo culturale Ferro3, ponendosi l’obbiettivo di attirare e aggregare un ampio e diversificato gruppo culturalmente attivo.
Più che un’area espositiva Di.st.urb va dunque inteso come un cantiere in cui soggettivit  differenti per formazione e vocazione concorrono nell’articolazione di un discorso sempre suscettibile di nuovi apporti e sconfinamenti, ma anche costantemente fedele a due linee-guida ben definite. Si parla esclusivamente di un’arte che viene messa in constante confronto con la dimensione socio-politica attuale della crisi mondiale in corso, che è in definitiva crisi irreversibile dei paradigmi sui quali da oltre due secoli si fonda la civilt  occidentale.

Nella foto, opere di Francesca Capasso (particolari)

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