Napoli premia il talento. Concluso il programma di incubazione “Infiniti Mondi” con l’attesa pitch competition, che ha celebrato le start-up più promettenti incubate nel cuore dell’innovazione napoletana, a San Giovanni, presso la fabbrica italiana dell’innovazione,
Nella sala giunta del Comune di Napoli, tra applausi e grande partecipazione, il primo posto è stato conquistato da I Am Hero, mentre il terzo posto è andato a Stranogene, due realtà emergenti che fanno parte del gruppo Villa delle Ginestre, e che coniugano tecnologia, impatto sociale e visione internazionale.
I Am Hero ha convinto la giuria con un progetto capace di portare l’innovazione nel campo della riabilitazione e dell’educazione terapeutica, grazie a un percorso di incubazione che ha affinato il modello di business e migliorato il prototipo già esistente, puntando dritto alle esigenze di terapisti, centri specializzati e istituzioni scolastiche. Un lavoro di cesello fatto su una struttura già solida, perfezionata con strumenti di analisi, confronto e feedback costruttivi.
Spoega Mattia Ugliano, 23enne cofondatore di I Am Hero con Annamaria Schena. «Abbiamo iniziato il percorso con un MVP (Minimum Viable Product, ovvero Prodotto Minimo Funzionante ndr) già realizzato, ma grazie all’incubazione siamo riusciti a migliorarlo, ridefinendo la customer journey e l’approccio al mercato. In questi mesi abbiamo lavorato non solo sul prodotto, ma anche sulla visione d’impresa. Le esperienze internazionali tra Los Angeles e New York ci hanno permesso di capire quanto sia diverso l’approccio al business all’estero, ma oggi posso dire che, nonostante le difficoltà, la mia scelta è restare a Napoli. Questa città può diventare un polo innovativo riconosciuto, perché ha tutte le potenzialità per esserlo. La nostra startup è nata qui e qui vogliamo farla crescere, consapevoli che sarà più dura, ma anche più significativo».
Sul podio anche Stranogene, che ha portato in gara un progetto di edutainment basato sull’apprendimento nascosto, un metodo che consente agli utenti di assimilare nozioni educative giocando, senza avvertire il carico didattico. Durante il programma di incubazione, il team ha rimesso in discussione le certezze iniziali, rielaborando strategicamente l’impianto del business. Il risultato è un metodo solido e un primo titolo in uscita nelle prossime settimane: Gomiboru, un videogioco dedicato alla sensibilizzazione ambientale.