“Passaggio ad arte” se ne parla mercoled 11 maggio alle 18, al Pan (Palazzo delle arti Napoli, via dei Mille 60) a proposito della personale “Percorsi” di Annamaria Volpe, curata da Mimma Sardella (fino al 16 maggio). L’artista, fin dalla sua infanzia, ha seguito le orme del padre Salvatore, figura di spicco della scuola pittorica flegrea 1950/1970 e si è imposta, infine, in eventi nazionali come la Biennale di Venezia e l’Expo di Milano. Attratta dall’espressionismo e dalle esperienze pittoriche degli anni 50/60 del Novecento, comincia a realizzare le sue opere curando, con una poetica tutta personale, armonia delle forme e cromatismi forti e audaci per poi man mano approdare ad una sperimentazione rivolta a una radicale sintesi ed equilibrio formale in chiave tridimensionale dai forti contrasti cromatici caratterizzati dal nero e dalle terre brune con i bagliori di geometrie lavorate a foglia d’oro.
I colori primari e le forme elementari della geometria sono sempre presenti, oggi, nel suo lavoro. Esiste in lei una forte volont  di partire dall’essenza delle cose. Nelle oltre cinquanta opere in esposizione, tutte realizzate su tavole di medie e grandi dimensioni, c’è costante rielaborazione della forma astratta resa ttraverso matericit  di segni e impasto di colori, varcando spesso la soglia del supporto bidimensionale.
Le opere si propongono tra seducenti colori oro e terra, rossi, neri drammatici e densi, di bianchi pastosi, gialli, verdi, di linee di colore tremolanti e fragili, e di graffi più duri impressi con forza, liberatori. Complice, comunque, il tempo, che l’artista “racchiude” in simboli impercettibili, cogliendo attimi e particolari apparentemente insignificanti.

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