Cesare Andrea Bixio (Napoli, 11 ottobre 1896 Roma, 5 marzo 1978) è stato un compositore italiano, di musica napoletana e leggera, autore di colonne sonore per il teatro, il cinema, la radio e la televisione. Ha composto, a partire dal 1909, più di 500 canzoni e 150 colonne sonore.
Proprio da Napoli, Bixio ha tratto lo spunto creativo per innovare l’illustre tradizione musicale napoletana, gettando cos le basi per una rivoluzione culturale che lo ha portato in poco tempo a inventare la canzone italiana come noi, ancora oggi, la intendiamo in termini di lingua, struttura e musicalit . Le sue canzoni Mamma, Parlami d’amore Mariù, Vivere sono delle vere e proprie pietre miliari, e sono cantate e conosciute in tutto il mondo.
La mostra “C.A. Bixio Musica e Cinema nel 900 italiano” far  tappa al Pan Palazzo delle Arti Napoli fino al 10 gennaio 2016. Gode del patrocinio e della collaborazione di importanti enti istituzionali e privati come Siae, Afi Universit  "Sapienza" di Roma, Rai -Teche e l’Osservatorio Giovani dell’Universit  Federico II di Napoli. L’obiettivo della mostra è quello di presentare l’origine della canzone italiana e celebrare Cesare Andrea Bixio, uomo dalla spiccata sensibilit  creativa e figura chiave del suo tempo artista e innovatore della cultura e dello spettacolo e, al tempo stesso, uomo dalle grandi intuizioni commerciali e imprenditoriali in campo editoriale.
L’esposizione è una sorta di viaggio multimediale dove il visitatore è totalmente immerso nelle opere dell’artista. Nelle diverse sale il visitatore è sempre accompagnato dalle musiche di Bixio in sottofondo e dai filmati presenti nelle installazioni, contornate di foto, locandine, spartiti musicali, radio d’epoca e premi vinti.
Fra le varie canzoni scritte, assieme a Ennio Neri, Bruno Cherubuni e Nicola Salerno che si possono ascoltare in sottofondo mentre si visita la mostra troviamo Tango delle capinere, Parlami d’amore Mariù
, Violino tzigano
, , Torna piccina! , Ninna-nanna della vita, Eravamo sette sorelle , Mamma, C’è un’orchestra sincopata , La famiglia canterina , Lasciami cantare una canzone, Tre rundinelle.

Punto di forza è senz’altro lo studio, composto da un pianoforte, la sua scrivania personale, un mobile radio, foto di personaggi storici, spartiti musicali e i premi vinti. Un particolare interessante è quello di un quotidiano (Il giornale d’Italia, del 1939) adagiato sul bracciolo di una poltrona , in prima pagina c’è la notizia riguardante il cardinale Eugenio Pacelli, eletto Sommo Pontefice. Il giornale sembra essere appena stato letto, come se avesse lasciato il suo studio da poco per andare in un altra stanza, a dimostrazione della sua presenza ancora fra di noi.

“C.A. Bixio Musica e Cinema nel 900 italiano”
fino al 10 gennaio, Pan – via dei Mille, 60

Dal luned al sabato, escluso il marted, dalle 9.30 alle 19.30, mentre, la domenica e i festivi, fino alle 14.30 (costo del biglietto 5 euro, ridotto 3 euro)

Per saperne di più
www.mostra.bixio.it/

Nelle foto di Raffaele di Costanzo, angoli della mostra

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