Geometrie Circolari. La proposta creativa di un’artista romana di origini siciliane: Lucia Di Miceli. Da sabato 7 aprile (opening alle 17), nello spazio culturale “Movimento Aperto” fondato e diretto da Ilia Tufano (in via Duomo 290 C, Napoli). Introdotta dal testo di Rosario Pinto, “La prospettiva astrattistica di Lucia Di Miceli”, l’exhbition resterà aperta fino al 30 aprile 2018.
In mostra un ciclo di dieci dipinti (acrilico e oro su cartone) di varie dimensioni e tre sculture (legno, acrilico e oro). Lavori inediti realizzati per l’occasione sul tema della relazione tra linea retta e curva, questione sempre viva nella tradizione dell’astrattismo, talvolta risolta con la semplice rimozione del problema.
«Solo alla fine degli anni Venti del ‘900 – contestualizza l’autore del testo – il tema della relazione tra linea retta e curva giunge a maturazione piena e si produce in un ansito di coscienza critica grazie al contributo di pensiero di Joaquin Torres Garcia, che introduce l’istanza di un rapporto organico tra curvilineità e rettilineità fondando, tra 1929 e 1930, unitamente con Michel Seuphor, il movimento di “Cercle et Carrè”».
Scrive Pinto: «La Di Miceli mette in atto il tentativo di costruire un rapporto tra le due estraneità – la curvilineità e la rettilineità – che, considerate a sé stanti, non trovano una possibilità di relazione. Si muove alla ricerca del luogo del compromesso ‘formale’, ove possa trovare consistenza l’opportunità di un dialogo». E lo fa privilegiando la disamina di un rapporto circolorettilineo accostato con determinazione, immedesimazione, in un’ottica di incontro ragionevolmente possibile.

 «La ricerca creativa di Lucia Di Miceli- secondo il critico d’arte vive entro queste premesse logiche e si fa impegno di ricerca effettivamente foriera di risultati di pregio, soprattutto per il suo proporsi come manifestazione congrua e convincente di un processo produttivo che non si scala nella produzione di oggetti in-significanti, ma di strutture morfologiche che costituiscono il punto di incernieramento di una prospettiva critica in cui il darsi dell’immagine si fa propriamente ‘episteme’».
Infine, conclude Pinto: «Nella produzione della Di Miceli ritorna, quindi, […] una carica di ripresa torregarciana che anima e riscalda la materia di cui sono fatte le sue opere, fornendo alle sue creazioni il fremito vibrante della catturante espressività che ha distinto le prove più entusiasmanti della stagione di “Circle et Carrè” tanto improvvidamente neglette e così ancora vitali e preziose, come l’opera della Di Miceli dimostra…».
Lucia Di Miceli, nasce a Palermo, dopo alcuni anni si trasferisce a Roma dove frequenta il liceo artistico e la facoltà di Architettura. Nel 1990 apre l’agenzia pubblicitaria “Zenit”, che opera fino al 2001. La pittura e la poesia sono campi che l’accompagnano costantemente nel suo percorso espressivo. Suoi versi sono pubblicati nella collana “Poeti contemporanei” presentata da Elio Pecora.
Il suo lavoro, nel tempo, passa dal figurativo all’astratto, esprimendosi attraverso linee, superfici, colori essenziali, schemi geometrici rigorosi che affondano le radici negli studi di De Stijl e Bauhaus. Espone in numerose collettive in tutta Italia. Sue opere pubbliche si trovano in Molise e nelle Marche. A Termoli, nel 2009, con l’artista Nino Barone, fonda l’associazione culturale “Officina Solare” e l’omonima galleria, attiva fino al dicembre 2014. È socia dello “Studio Arte Fuori Centro” di Roma.


“Geometrie Circolari” di Lucia Di Miceli
MA Movimento Aperto
Via Duomo 290/C Napoli
Tel. 333/2229274
ilia.tufano@libero.it
Orari: lunedì e martedì ore 17-19, venerdì ore 10.30-12.30 e su appuntamento

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