“Aria di Capri” in Certosa. Sabato 28 maggio, alle 18, negli spazi espositivi dell’ex Canonica, sar  inaugurata sull’isola azzurra l’esposizione di Ernesto Tatafiore, a cura di Maurizio Siniscalco, con il coordinamento tecnico-scientifico di Patrizia Di Maggio.
Saranno esposte 32 acrilici su tela oltre a sculture in bronzo, lavori finora in gran parte nuovi, realizzati per l’occasione.
Napoletano, classe 1943, nipote di Guido Tatafiore che fu tra i fondatori del l Gruppo Napoletano Arte Concreta aderente al M.A.C di Milano, debutta come artista alla fine degli anni sessanta nella galleria di Lucio Amelio. Leggero e ironico, popola i suoi diointi di personaggi storici. Che non mancano nemmeno questa volta.

Spiega la curatrice
«Vicini, e quasi costretti a guardarsi, ci sono Masaniello e Ulisse, Penelope e Robespierre, l’autoritratto, un vecchio barbato e i corpi femminili risplendenti negli ori e nei colori del sole, a seno nudo. E poi i pesci e gli oggetti d’uso quotidiano, i panorami improbabili come l’immaginario circuito automobilistico Capri – Anacapri, la strada cosparsa di fiori sulla quale sfrecciano le vetture sportive… I protagonisti dei suoi racconti, personaggi della storia, della letteratura e dell’arte, o eroi creati dalla fantasia popolare, sono presentati, come di consueto, fuori contesto e immersi in una dimensione ludica, irreale, che diventa paradosso, utopia e spazio narrativo personale, sottolineato anche dall’inserimento, nei disegni e nei dipinti, di «oggetti-giocattolo in miniatura» come barchette e parole, pesci, lune, triangoli e altri piccoli amusement, che rappresentano la libert  di concedersi altrettante, indovinate, licenze poetiche…
La mostra si chiude con Aetatis suae un autoritratto in cui, con un pizzico di civetteria, si rappresenta in redingote e calzamaglia l’opera è come una firma d’artista e conclude simbolicamente il racconto presentato in mostra, che ancora una volta conferma la vocazione di Ernesto Tatafiore a proporsi come un moderno cantastorie, un narratore colto e avvincente, sempre in bilico tra ironia e seriet ».

I lavori di Tatafiore fanno parte delle collezioni di numerosi musei. Tra questi Reggia di Caserta (Fondazione Amelio-Terrae Motus), Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, Metropolitan Museum of Art di New York, Stedelijk Museum di Amsterdam, Museo de Bellas Artes di Bilbao, Macba di Barcellona, Kunsthaus di Zurigo, Museo di Belle Arti di Budapest…

Orario maggio ore 10-18, giugno e luglio ore 10 -19
Ingresso 4 euro
Certosa di San Giacomo, Via Certosa 180073 – Capri (Napoli)
pm-cam.sangiacomocapri@beniculturali.it – tel. +39 081 837 6218 –
www.polomusealenapoli.beniculturali.it

tel. +39 081 764 3333- cell. +39 360 25 1733

Nella foto, una delle opere in mostra Masaniello con Zeus faber

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