Un’artista napoletana e la sua femminilit , seducente e colma di fascino, di mistero, di passione, come la nostra ” montagna di fuoco ” il Vesuvio. Lo racconta e si racconta, gioca con il Vesuvio, perch lo conosce, fino al punto di accoglierlo e considerarlo una presenza protettiva. ” La pittrice ” ( cos conosciuta ) sente di avere in comune con il Vesuvio un elemento vitale il fuoco. Fuoco d’artista quello di Nadia Basso che da met  maggio ha allestito una personale in uno degli storici ristoranti napoletani “Umberto”, in via Alabardieri 30 (Napoli) e dove vi rimarr  fino alla met  di settembre prossimo.
Mi accompagna in giro per il ristorante e si racconta, mi mostra due lavori 20×80 ” Gamba ” e ” Due gambe, ad un certo punto ” che hanno partecipato al Concorso La sfida.
Lavavesuvio, Vesuvioaltop, Vesuviopushup, Vesuviangelo, Lovevesuvio, Dal Vesuvio alle Piramidi ( il mio preferito! ) questo e altro rappresentano la sua rivisitazione personalissima del nostro vulcano.
Due lavori complicati e leggermente rivisitati che appartengono a venticinque anni fa quando Nadia era inquieta ” Immaginaria d’argento ” e ” Vento e venticinque “; passa poi ad una maggiore consapevolezza con ” Nella giungla ” dove tre leonesse affrontano le avversit  della vita; e infine la sublimazione ” Il VII cielo” che può essere raggiunto, per Nadia, con la musica.
Si mette alla prova con i falsi d’autore, si cimenta nei volti femminili di Tamara Lempicka, nell’ “Arte” di Van Gogh e altri ancora, ma in tutti sperimenta il suo margine di libert  espressiva.
Varia e godibile, la sua mostra in un contesto, quello del ristorante Umberto, dove la convivialit  può essere alimentata dai lavori di Nadia.

In foto, l’artista e i suoi dipinti esposti da Umberto

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