Le disobbedienti/ Un amore di porcella per Felisa, Macarena e Trinidad, 3 donne unite dallo spirito di indipendenza. Romanzo di Inma Aguilera ispirato dalla realtà

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Tre generazioni di donne con uno stesso talento per la decorazione della ceramica, un segreto che ne intreccia i destini e una figura malvagia sono gli ingredienti del romanzo “Un amore di porcellana” scritto da Inma Aguilera e da poco pubblicato da Piemme. Una storia che si dipana tra la Spagna e l’Inghilterra, a cavallo tra la metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, raccontando la bellezza di Siviglia e la sua tradizione manifatturiera della ceramica.
Chi ha avuto la fortuna di passeggiare nel quartiere di Triana e lungo il fiume Guadalquivir, l’unico navigabile della Spagna, rivivrà le suggestioni evocate dagli alberi di aranci amari, dalla luce del crepuscolo, l’animazione delle botteghe e le scuole di ballo dove si affina un modo di essere e un’identità cui si dà voce con le movenze, lo sguardo, gli abiti e le espressioni del viso con un ritmo di flamenco che sale dalle viscere.
Passeggiare a Plaza de España rende evidente l’amore dei sivigliani nutrono per le maioliche e le ceramiche, un amore che anche in Italia vive in diverse regioni dove colori e decori si distinguono diventando testimonianza di un gusto e di un patrimonio artigianale artistico locale.
Di questo patrimonio, che si tramanda di madre in figlia, è fatto il racconto di Felisa, Macarena e Trinidad, protagoniste di una saga familiare in cui il talento e la passione si trasmettono con il dna insieme al desiderio di indipendenza. Un desiderio di autonomia di cui sono pronte a pagare il prezzo. Il romanzo si ispira a una storia vera incentrata sulla Cartuja de Sevilla, trasformata da Carlos Pickman nel XIX secolo, in una fabbrica di ceramica avviata con i maestri ceramisti inglesi per divenire, poi, un luogo in cui creare anche prodotti con iconografie tipiche della tradizione artigianale sivigliana.
Una fabbrica, ancora oggi in produzione, dove i desideri, le paure e le scelte delle tre donne dal carattere determinato sono accomunate dalla disobbedienza alle regole sociali della propria epoca. Spinte dalla volontà di esprimere il proprio talento artistico e di decidere della propria vita ognuna di loro si sottrae all’idea che perché nate donne sia loro impedito. “La dama della cartuja”, il titolo spagnolo del libro, dichiara un elemento chiave della trama: una decorazione che, tramandandosi da una generazione all’altra, unisce le vite delle protagoniste.
Lo stile narrativo, fluido e coinvolgente, accompagna il lettore alla scoperta dei luoghi e della storia economica intrigandolo con indizi che conducono verso il disvelamento finale.
È Trinidad, la più giovane, ad avviare la storia attraverso la sua ricerca della verità sulla vita dei genitori, sulla ragione delle note malinconiche della madre di cui ha domandato senza mai ricevere risposta. Dall’Inghilterra parte alla scoperta delle radici familiari spinta dal bisogno di capire chi erano i suoi genitori e – soprattutto- per diventare consapevole della sua eredità andalusa. Nel suo viaggio ricostruirà le vite delle donne che l’hanno preceduta e le vicende che hanno portato la dama della cartuja fino a lei. Una lettura piacevole, uno squarcio di storia economica e una descrizione amorevole di una città, Siviglia, che rimane nel cuore di molti.
©Riproduzione riservata



IL LIBRO

Inma Aguilera
Un amore di porcellana
Piemme
Traduzione di Elisabetta Giamporcaro
Pagine 403
euro 22

L’AUTRICE

Nata a Malaga nel 1991, Inma Aguilera è giornalista, ricercatrice e illustratrice. Dopo gli studi in giornalismo, si è specializzata in doppiaggio e ha prestato la voce a documentari e audiolibri. Nel 2016 ha ricevuto il premio Ateneo Joven de Sevilla con il romanzo El aleteo de la mariposa. Con Un amore di porcellana, il suo primo romanzo pubblicato in Italia, ha conquistato il pubblico e la critica, vincendo il premio Un año de libros.

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