Su il sipario al Sancarluccio. Dal 4 ottobre apre ufficialmente, con “L’importanza di far la Franca” (Palia Pavese su testi di Franca Valeri), la nuova stagione del teatro napoletano di via S. Pasquale che non può prescindere dal ricordo e dalla commemorazione di Francesco Mastrominico (ovvero Franco Nico) fondatore e direttore (insieme a Pina Cipriani) e anima stessa di quel palcoscenico. E per la prima volta non sar  l, con la sua creatura.
Ma da quella energia riparte con un programma ricco di comicit , dramma e musica. Questa stagione, dal titolo “Presenze” (sa che sa, se sa, se sa, che se sa, non sa, se sa) comprende tanti temi che, intersecandosi tra loro, riescono come ogni anno a proporre un teatro comico che non è “facile comicit “, secondo le parole di Egidio Mastrominico che ha lo ha presentato stamattina. In scena l’umorismo, sempre in linea con l’etica del Sancarluccio: dare spazio a realt  emergenti e autori poco considerati dai circuiti ufficiali, che sono capaci di fare teatro senza farlo divenire un prodotto massificato.
Si parte, dunque con “L’importanza di far la Franca”, divertissement di Palia Pavese sui testi dell’attrice e scrittrice Franca Valeri, che tocca gi  due dei principali temi di questa stagione, quello “Comics” e quello “Donne plurali”. Si prosegue con “Amore e Psiche”, di Apuleio, con Terry Paternoster, che apre il tema sui “Classici”, che continua con “La nuova colonia” di Pirandello, a cura di Domenica Buda e Gaetano Tramontana. Si apre poi il tema “Teatro Bilingue”, con Peter Ercolano e il suo “Cuore di clown”, presentato non come il solito ometto buffo in naso rosso, ma come qualcosa di più profondo, come un “guerriero della felicit “. “Velo strappato” (con Rosa Montano, Corrado Parodi e l’ensamble “Musiche da Camera”), invece, è il primo “Convivio armonico” che apre il tema musicale, ormai immancabile al Sancarluccio che chiude un ipotetico cerchio con lo spettacolo-documento di Pina Cipriani e Franco Nico, “Il Sud non è Forse”, con Pina Cipriani, Andrea Fiorillo, Egidio Mastrominico, Marco Gesualdi, Giosi Cincotti e Giacomo Pedicini, spettacolo che nel 1982 fu invitato a partecipare (e partecipò) alla Biennale di Venezia e che, oggi, con il suo grande ritorno in scena, rappresenta probabilmente il fiore all’occhiello dell’intera stagione teatrale. E in scaletta, come ogni anno, dal 9 al 25 ottobre, anche il festival di corti teatrali “La Corte della Formica”, alla quinta edizione
Tra gli altri eventi, la “Tombolata Show”, condotta da Emilio Massa (con premi in palio, da vera tombolata), l’ultimo spettacolo di Bianca Sollazzo, che ha deciso di abbandonare le scene proprio al Sancarluccio, con “Festa di compleanno”, “Ciclonica, monologo per donna in bicicletta” di Soledad Nicolazzi, spettacolo comico ispirato al Don Chisciotte, l'”Antigone”, di Paola Ponti, musicata da Nicola Piovani ( un’Antigone moderna che fa riflettere divertendo) e l’atteso esordio del gruppo “Gli Omini”, girovaghi autori di un teatro-verit . Ma non solo. Con la stagione teatrale , apre anche la stagione di Teatro-Scuola (sessioni di repliche scolastiche mattutine o pomeridiane), Teatro-Poesia (con “I Luned della poesia”, nell’ambito del Festival della Poesia dei Paesi del Mediterraneo), Teatro-Laboratorio (“Shakespeare e i sonetti, dalla parola alla scena” e “Clown Theory”, corsi organizzati in collaborazione con il workshop dell’Organic Theatre ed i laboratori di Peter Ercolano)e Teatro-Musica (con l’ottava e la nona edizione del “Convivio armonico”), inclusi nella Sancarluccio Card (al prezzo di 80€) . Lo spettacolo continua. Con la forza del sorriso. Nel teatro che ha lanciato talenti come Troisi e Benigni.

in foto, Gli Omini, Mujeres e Amore e Psiche

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