Libreria Feltrinelli/ Gabriel Zuchtriegel racconta Pompei, la città incantata

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“Dalle civiltà classiche abbiamo molto da imparare sull’amore e sulla perdita, sul sacro e sulla morte.” Dopo aver ridato respiro ai templi di Paestum, Gabriel Zuchtriegel è stato nominato nel febbraio 2021, direttore del parco archeologico di Pompei:, con un vento di polemiche: c’era chi gli contestava che fosse straniero (pur con cittadinanza italiana) e troppo giovane, all’epoca non ancora quarantenne.
Da allora, il tedesco Zuchtriegel passeggia per i vicoli dell’antica città di Pompei, distrutta e sepolta viva in meno di due giorni nel 79 d.C. Sopralluoghi, scavi, progetti di restauro e di accessibilità lo portano a contatto con la fragilità di un sito unico al mondo, con la bellezza dell’arte antica e con la caducità della vita umana.
Di fronte ai calchi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio, ma anche alla scultura di un bambino pescatore dormiente che gli ricorda suo figlio, si pone la domanda: “Cosa c’entra con noi Pompei? Che ha da dirci l’antico oggi?”.
Se lo chiede nel libro “Pompei. La città incantata” (edito da Feltrinelli, pagine 192, euro 20,90) che presenta martedì 14 novembre alla libreria Feltrinelli di Napoli di Santa Caterina a Chiaia, alle 18, con la giornalista Maria Pirro.
Il suo è un viaggio attraverso i secoli in una città dove magicamente si mescolano passato e presente. Un itinerario fatto di scoperte, dai primi scavi settecenteschi fino ai ritrovamenti più recenti, che gettano nuova luce sulla vita degli schiavi e dei poveri nella città e nel suo territorio.
L’autore ripercorre la storia dell’archeologia moderna che in principio si interessa quasi esclusivamente delle opere d’arte estratte dal suolo, per poi scoprire man mano che il vero tesoro tramandatoci dalle ceneri del Vesuvio comprende molto di più: antichi rituali, culti misterici, trasgressioni ed erotismo, la storia sociale e culturale di una civiltà, le sue ossessioni e speranze.
La città incantata si intreccia con l’essenza di ciascuno di noi: Zuchtriegel lo svela raccontando anche di sé stesso, in un percorso che lo ha portato da un piccolo paese nella Germania del Sud (Weingarten), dopo una laurea in archeologia a Berlino e il dottorato a Bonn, al sito archeologico più famoso del mondo.

Libreria Feltrinelli/ Gabriel Zuchtriegel tells the story of Pompeii, the enchanted city

“From the classical civilizations we have much to learn about love and loss, the sacred and death”. After breathing new life into the temples of Paestum, in February 2021 Gabriel Zuchtriegel was appointed director of the Archaeological Park of Pompeii: with a wind of controversy: there were those who objected that he was a foreigner (although with Italian citizenship) and too young, at the time not yet 40 years old.
Since then, German Zuchtriegel has been walking through the streets of the ancient city of Pompeii, destroyed and buried alive in less than two days in 79 AD. Inspections, excavations, restoration and accessibility projects bring him into contact with the fragility of a unique site, the beauty of ancient art and the transience of human life.
Faced with the casts of the victims of the eruption of Vesuvius, but also with the sculpture of a sleeping fisherman’s child that reminds him of his son, he asks: “What does Pompeii have to do with us? What does antiquity have to say to us today?”
He poses this question in the book “Pompeii. The enchanted city” (Feltrinelli, 192 pages, 20.90 euros), which he will present on Tuesday, November 14th, at 6 p.m. at the Feltrinelli bookstore in Santa Caterina a Chiaia, Naples, together with the journalist Maria Pirro.
It is a journey through the centuries in a city where past and present magically merge. It is an itinerary of discoveries, from the first excavations of the eighteenth century to the most recent finds that shed new light on the lives of the slaves and the poor of the city and its territory.
The author traces the history of modern archaeology, which at first was almost exclusively interested in the works of art extracted from the ground, only to discover that the real treasure handed down to us from the ashes of Vesuvius is much more: ancient rituals, mystery cults, transgressions and eroticism, the social and cultural history of a civilization, its obsessions and hopes.
The enchanted city is intertwined with the essence of each of us: Zuchtriegel reveals this by also telling about himself, on a path that led him from a small town in southern Germany (Weingarten), after a degree in archaeology in Berlin and a doctorate in Bonn, to the most famous archaeological site in the world.

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