‘O Pizzaiuolo. Cosa significa esserlo lo racconta Sergio Miccù, presidente dell’associazione pizzaiuoli napoletani lo racconta nel libro edito da dizione GM Press. Il volume, sarà presentato venerdì 17 gennaio nella giornata mondiale della pizza, alle 17, alla libreria Feltrinelli di Napoli, in piazza dei Martiri.
 40 storie di successo raccontate da altrettanti pizzaioli napoletani. Segreti e volti di chi vive ogni giorno l’arte della pizza in Italia e nel mondo ma anche i luoghi in cui si sviluppa quest’arte, patrimonio dell’umanità.
In queste pagine, altrettante ricette speciali per realizzare la pizza a casa propria. Il testo è distribuito all’interno di un packaging identico al contenitore delle pizze d’asporto.
L’associazione pizzaiuoli napoletani nasce nel luglio del 1998  per rivalutare e preservare una delle professioni simbolo del folklore e della cultura partenopea: il pizzaiuolo.

Qui sopra, la copertina, In alto, una pizza appena sfornata
Qui sopra, la copertina, In alto, una pizza appena sfornata

Obiettivo: riuscire a tramandare questa tradizione alle nuove generazioni promuovendo e valorizzando l’utilizzo di prodotti tipici campani,offrendo anche una concreta opportunità di inserimento ai giovani nel mondo del lavoro.
 Miccù rivendica la dignità di un mestiere,  da due anni riconosciuto come arte dall’Unesco, sebbene non ancora venga considerata professione dallo Stato. Il ricavato del libro andrà all’associazione I Sedili di Napoli per contribuire al restauro di Santa Maria Stella
Maris, una delle tante chiese abbandonate ubicate ai Decumani nel centro storico di Partenope.
Parteciperanno all’incontro con i lettori anche gli sponsor: Antimo Caputo (Mulino
Caputo), Giuseppe Russo Krauss (Ideatore Scugnizzo Napoletano), Raffaele Maiello
(Caseificio Orchidea), Antonello Sorrentino (Sorì), Marco D'Annibale (G Metal), Lino
Cutolo (Ciao Pomodoro), Diego Rubino (Inpact).

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