Le rughe, lo sguardo, le labbra, l’inarcarsi delle sopracciglia, il mento tra le mani. Visi che raccontano la storia delle persone, fotografati in bianco e nero, poi a colori. Il tempo diventa solco sulle guance, profondit  degli occhi, pensieri mai rimpianti. Grazia Lombardo, partenopea, con luce siciliana nell’album di famiglia, li raccoglie in un libro che presenta alla Fnac di via Luca Giordano il 9 novembre (alle 18) e li espone fino al 7 all’istituto italiano per gli studi filosofici.

Quarantotto immagini (avrebbe voluto mostrarne sessanta, ma ha dovuto sacrificarne alcune per ragioni di spazio) cheindicano a chi guarda il percorso di Napoli nel mondo dell’arte e della cultura.

L’archivio si apre con Domenico Spinosa, docente di pittura all’Accademia di Belle arti a Napoli e sanguigno interprete della solarit  mediterranea, attraverso luce e colore. Due foto del 1994 nella prima, il maestro esprime la sua anima severa. La seconda lo offre nella sensibilit  del sorriso, accanto a un antico busto di gesso che rasserena la sua inquietudine di uomo del sud, passionale e sincero. Il cammino nel passato prosegue con la malinconia dello scrittore Michele Prisco, la solitudine creativa dello scultore Augusto Perez e la complice o inconsapevole partecipazione allo scatto di altri artisti Nino Longobardi, Marisa Albanese, Tony Stefanucci…

Poi c’è Roberto De Simone che ha gi  alle spalle successi di scena come “Masaniello” e “La Gatta Cenerentola”, e si lascia fotografare assorto in poltrona , mentre Jean-Nol Schifano buca l’obiettivo ai tempi della sua effervescente direzione all’Istituto Grenoble di Napoli negli anni novanta, quando diventa instancabile motore di rendez-vous con l’arte. E ancora, Mathelda Balatresi ripresa davanti a uno dei suoi fulmini dipinti all’interno di una stanza, Renato Barisani, gentiluomo dell’avanguardia e dell’astrattismo nel secondo dopoguerra, Rosa Panaro e le sue creature scolpite con la cartapesta…

I giorni scorrono, i ricordi restano. Lei li rimette insieme , preferendo situazioni che le piacciono di più, non le persone. Uno stesso protagonista, a volte, ritorna nella sequenza successiva questione d’inquadratura, non di simpatia.

Visi conosciuti e incrociati tra l’Accademia di belle arti e dintorni. Dove spunta l’intensit  emotiva di Michele Sovente chenell’antico palazzo di via Costantinopoli ha formato tanti studenti, regalando all’Italia intera carboni ardenti di una poesia alimentata dalla sua terra d’origine, i Campi Flegrei.

Infine, irrompe il colore. Il terzo millennio ha gi  cominciato a muovere i primi passi. Lei, abituataa stampare i volti fotografati, non riuscendo più a trovare la carta e gli acidi giusti, inizia a esplorare il digitale. Le figure “sotto tiro” s’illuminano di colore dal riflesso di uno specchio in giardino, come la silhouette della scultrice Rosaria Matarese, alle sagome create da Marisa Ciardiello e al sorriso di un giovane novantenne come Giuseppe Antonello Leone. L’arte si affaccia ai nuovi orizzonti e insegue ipotesi di futuro, con altre vite da raccontare.

In foto, dall’alto, Domenico Spinosa e Augusto Perez. Nel riquadro, l’artista

L’AUTRICE
Grazia Lombardo è nata a Napoli, dove vive e ha insegnato lingua e letteratura francese negli Istituti superiori. Come pittrice, presente nei Cataloghi Bolaffi del 1974 e del 1975 sotto il nome di Grazia Castellaro, ha al suo attivo varie mostre personali e partecipazione a mostre collettive, dove ha ottenuto premi e riconoscimenti.
Nel 1976 inizia l’attivit  di fotografa e nel 1982 presenta la sua prima mostra da professionista. “Artiste napoletane all’obiettivo”, nelle sale di “Castel dell’Ovo” a Napoli.

Dal 1995 al 1997 ha insegnato Fotografia in un “corso formativo” presso l’Istituto Tecnico Commerciale “G. Siani” di Napoli.

Ritratti Napoli, arte e dintorni" di Grazia Lombardo, il volume è edito dalla "Compagnia dei Trovatori", curato e introdotto da Piero Antonio Toma con gli interventi di Aurora Spinosa, Mauro Giancaspro, Luciano D’ Alessandro e Vittorio Buongiorno. La mostra è esposta a Palazzo Serra di Cassano, fino al 7 novembre, via Monte di Dio,14
Da luned a venerd 16-19 e il sabato 9.30-13.

Per saperne di più
www.grazialombardo.it

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