” Ci sono persone che vogliono mandarci via, forse perch siamo due personaggi scomodi? Lo dicessero chiaramente e io combatterò questo sistema perch voglio restare in questa citt  che è uno dei punti magici della terra, Napoli è una polveriera silente che sta dando una altra possibilit  di riscatto
a questo meraviglioso popolo”. Questo è il pensiero che mi comunica Maria Luisa
Santella….
AUSTRALIA, ANDATA E RITORNO
Chi è? Ha bisogno di presentazioni?Attrice napoletana che ha lavorato con i grandi del nostro tempo come Carmelo Bene, Vittorio Gassman e Ettore Scola. Bertolucci, Pugliese, Salvadores, Martone, e tanti ma tanti registi di
fama.
Nel 1989 saluta Napoli alla volta dell’Australia,
precisamente per Perth. Qui le viene affidata la cattedra all’Academy of Performing Arts dove insegna dizione e recitazione. Nel 2000, l’allora sindaco Bassolino la richiama e la fa ritornare nella citt  partenopea dandole in gestione un immobile del Comune in piazza Cesarea. Marita Luisa coraggiosamente
accetta e vende la sua casa australiana per poter ristrutturare uno spazio in cui verranno ospitati decine di laboratori e spettacoli.
TEATRO AUSONIA
In tempi lontani, Maria
Luisa dava possibilit  di lavoro nel suo teatro (Teatro Ausonia dove sono passati grandi nomi) a tecnici, addetti ai lavori, costumisti, scenografi, attori. autori e registi sconosciuti. C’era spazio per tutti, teatro
di sperimentazione, classico, d’autore. Chiunque alla sua porta, riusciva a farsi conoscere e riconoscere dal pubblico e dalla stampa.
“Nel 2011 l’ex assessore al Patrimonio D’Aponte mi riconosce inoltre l’alto valore socio-culturale, per cui ottengo un 10% di riduzione sul pagamento del canone che deve essere applicato anche sugli arretrati. L’attuale assessore Tuccillo invece mi nega questa agevolazione e come se non bastasse devo pagare tutti gli arretrati e firmare un nuovo contratto d’affitto. Il prezzo mensile del castello lievita cos da 400 euro a ben 1700 euro.”
TRA CATENE E RINASCIMENTO
E racconta perch aveva lasciato la sua citt . "Napoli era
una prigione per la creativit , il teatro era misogino. Per questo, decisi di espatriare in Australia dove io e il mio compagno abbiamo costruito una carriera coronata da grandi successi. Poi, una telefonata Mario Martone mi offri il ruolo di protagonista nell’episodio “La salita” che avrebbe diretto
per il film “I Vesuviani”. Capii che a Napoli qualcosa stava cambiando, nuove energie, rinnovamento.. accettai e girai anche l’episodio diretto da Pappi Corsicato. Poi fu lo stesso Bassolino a chiedermi di tornare e a volermi come simbolo cinematografico di quella salita il Rinascimento…Io che avevo creduto nel rinnovamento civile della mia citt  come avrei potuto rifiutarmi?
Non mi feci pregare e decisi di tornare con sei container di libri, dischi e costumi. Bassolino fu eletto, il tempo passava, ma io non riuscivo a capire come e dove avrei potuto ricominciare. Vivevo da mia madre e tutte le mie cose erano rimaste in quei container al porto. Cos andammo dal sindaco che ci indirizzò all’ufficio patrimonio per cercare un locale per il nostro lavoro, in
comodato gratuito ci dissero, ma nessuno lo mise per iscritto. Ce n’era uno che nessuno voleva perch troppo devastato. Lo prendemmo noi Largo Cesarea 5, palazzo del 1601, ex Lazzaretto, ex manicomio”
APPELLO AL SINDACO
Chiedo all’artista della
situazione attuale.
"L’avvocato Domenico Ciruzzi ha preso a cuore la mia situazione e interverra’ energicamente per contrastare questo sconcio. Inoltre,
faccio un appello all’attuale sindaco perch guardi bene idocumenti in nostro possesso e si renda conto che siamo nel giusto. Detto ciò sono pronta a
ripartire…».
Saluto cordialmente la signora “Artista”, ci ripromettiamo di
vederci nella prossima conferenza stampa (data da destinarsi). Lei
ringrazia tutti i sostenitori di questa battaglia burocratica,
una battaglia per difendere l’affossamento della cultura.

NOTE E PETIZIONE WEB – Intanto gli artisti, dal regista Carlo Luglio, gli amici, da Pino De Stasio (che ha pubblicato un videoappello su Youtube) e Sandro Fucito, si sono mobiltati e hanno lanciato una petizione web che in pochi giorni ha raccolto ben 400 firme, da quelle di Marta Herling, Vittorio
Viviani e Roberto De Simone a quelle di Antonello Cossia, Roberto Del Gaudio e Antonella Stefanucci e Domenico Ciruzzi. Nel frattempo, lei scrive, ha appena finito il monologo «Suorstrega», ambientato al cimitero delle Fontanelle, mentre in autunno è annunciata la sua partecipazione straordinaria all’eduardiano «De Pretore Vincenzo» diretto da Armando Pugliese al San Ferdinando

In foto, una sfoto stroica di Maria Luisa Santella in scena (al centro)

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