Il diritto del più forte. Il dialogo degli Ateniesi e dei Melii in Tucidide. Alessandro Baricco e il Mann per MARetica. E’ il titolo della mostra che il Museo archeologico di Napoli propone al pubblico da giovedì 8 settembre con opening alle 12. Fino al 9 gennaio 2023.
Nel cuore dell’Egeo, un’isola greca di origine vulcanica diviene il simbolo di un’antichissima lotta di libertà: siamo nel 416 a.C. e, nella piccola Melo (oggi Milos, in italiano Milo), si svolgono le trattative fra i magistrati locali e gli ambasciatori ateniesi. Perno dello scontro, raccontato in uno dei più celebri dialoghi di Tucidide, è la pretesa neutralità dei cittadini melii, che non intendono sottoporsi all’egemonia ateniese nel duro conflitto in corso con Sparta.
Un antefatto storico da cui si sviluppa l’esposizione che rafforza il legame tra letteratura e archeologia. In allestimento, cinque suggestivi reperti “mai visti” provenienti dai depositi museali: si parte dal rilievo “melio”, appartenente alla collezione Santangelo del Mann e databile alla seconda metà del V sec. a.C. La terracotta, che rappresenta il mito di Atteone punito dalla dea Artemide, fa parte della classe dei rilievi cd. melii: il nome deriva dall’isola di Melo, che ne ha restituito la maggior parte degli esemplari noti con prevalente destinazione funeraria. 
Si prosegue con un’anfora che rappresenta guerrieri in corsa: questa ceramica attica a figure nere proviene dall’Etruria e risale al 560-530 a.C. Il momento di avvio di una battaglia è impresso su due anfore attiche a figure rosse con guerrieri all’assalto: la prima proviene da Nola (520-500 a.C.) e la seconda, ancora, è attribuita al pittore di Berlino (da Capua, 480-460 a.C.). In chiusura, il marmo con busto di stratega proveniente da Ercolano: l’opera risale al I sec. d.C. ma si rifà a un modello greco del V sec. a.C.
Nel percorso, curato da Marialucia Giacco (responsabile Ufficio Mostre Italia/Estero), grazie ai testi che l’accompagnano, le opere stabiliscono un ideale dialogo con le pagine di Tucidide. E, proprio seguendo la scrittura dello storiografo greco, venerdì 9 settembre (ore 21), nell’ambito della rassegna MARetica a Procida (che si svolge dall’88 all’11 settembre), Paolo Giulierini e Alessandro Baricco si confronteranno sui conflitti che hanno caratterizzato il nostro passato e il nostro presente. Un calco della doppia erma di Erodoto-Tucidide, in prestito dal Mann, accompagnerà il dialogo tra i due intellettuali.
MARetica è la manifestazione che ogni anno porta sull’isola tre giornate di sport e cultura dedicate al mare. Quest’anno si svolgerà per quattro giornate e si arricchirà di stimoli poetici, teatrali, musicali.
Alessandro Baricco è per il quinto anno Presidente della Giuria che assegna l’omonimo premio, insieme alle scrittrici Daria Bignardi, Valeria Parrella ed Elisabetta Montaldo, allo storico Claudio Fogu e al montatore Giogiò Franchini.
Finalisti di questa edizione sono: Nicola Crocetti, per la traduzione in italiano di Odissea di Nikos Kazantzakis, Jovanotti per l’idea dei “Jova Beach Party” e Mediterraneo di Caterina Bonvicini e Valerio Nicolosi (Einaudi).

In foto, il rilievo “melio” con Diana e Atteone

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