Qui sopra, un lavoro di Rosy in the Box. In basso, dipinto di Trallallà

Ieri e oggi. Sullo sfondo dell’arte contemporanea, quella che passeggia tra la gente e arriva al cuore di tutti. Dalla Napoli di Keith Haring ai giorni nostri è la mostra che il curatore Andrea Ingenito propone da giovedì 2 dicembre (opening alle 18) fino al 28 febbraio a Palazzo delle arti Napoli (Pan).
Andrea Ingenito ha concepito l’esposizione dopo aver visionato gli scatti  inediti del fotografo Luciano Ferrara degli anni ottanta, creando un fil rouge che collegasse la Napoli del dopo terremoto, centro artistico per eccellenza, e la Napoli odierna, città sempre in continua evoluzione sociale e artistica. 
La mostra parte dal periodo napoletano di Keith Haring (scomparso trentuno anni fa) e dell’evoluzione del fenomeno della street art e della cultura pop.
Oltre 100 le opere esposte complessivamente: ci sono lavori degli anni ’80 di Keith Haring provenienti da importanti collezioni private, che saranno intervallati da una sala completamente dedicata agli scatti di Luciano Ferrara che in quegli anni ha saputo ben cogliere il fermento artistico di una città vera e propria “capitale dell’arte”.
Le immagini di Ferrara richiamano alla memoria la Napoli del City Hall (storico locale notturno), della Trattoria dell’Oca, della pizzeria Dante e Beatrice, luoghi della vita culturale napoletana e teatro d’incontro di artisti del calibro di Andy Warhol e Joseph Beuys, grazie al celebre gallerista napoletano Lucio Amelio.
Un tuffo nel passato, che prosegue con due artisti figli di quella epoca straordinaria. Si inseriscono perfettamente in questo contesto i lavori della pop artist napoletana Roxy in Box, artista eclettica che racconta la sua città con occhio critico e sempre vigile, e che racconta i suoi rumori, gli odori, la Napoli emotiva e commovente, la Napoli dei quartieri, la Napoli popolare fatta di Mostri e bella gente e di Santi protettori in formato maxi. Linguaggi e icone dallo stile pop e dal cuore street. 
Accanto a Rosy in The Box, anche lo street artist napoletano Trallallà, che dipinge per “necessità” e per la comunità, con una sensibilità unica nel rivisitare l’immagine della figura femminile nella tradizionale Sirena Partenope. Usa un linguaggio semplice e sensuale perfettamente leggibile nelle sue “Ciacione” napoletane.
Street writer dentro e fuori, che ama la condivisione della sua arte, in rapporto con il territorio e relazionata alla street art di Haring che appare tangibile nelle sue opere impresse sui muri dei vicoli del centro storico della città.
Per completare l’itinerario artistico è stata inserito, fuori progetto, una delle più rappresentative opere di Banksy, “Choose Your Weapon, in cui l’immagine dell’iconico ‘Barking Dog’ al guinzaglio di Haring è riproposta e rielaborata dal celebre artista inglese.
La mostra è stata organizzata da Arcadia, con il patrocinio del Comune di Napoli, dell’Assessorato alla Cultura di Napoli e PAN Palazzo delle Arti di Napoli, sponsorizzata da Grimaldi Lines, Andrea Ingenito Contemporary Art, in collaborazione con London, Real Fabbrica di Capodimonte, Media Partner Sii turista della tua città e con il contributo tecnico di Ribiciclo, Consulbrokers, Materie&Superfici, Home Mobili e Immobili.

In copertina, uno scatto inedito di Luciano Ferrara che ritrae Keith Haring (a destra) con Marcello Pisani nella galleria di Lucio Ame

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