Kaos. Giorgio Moio raccoglie sotto questo titolo 29 tavole di dimensioni differenti (foto), realizzate con tecnica mista, recentemente ma anche più indietro nel tempo.
Poeta, critico letterario, saggista e scrittore, il napoletano Moio (classe 1959) mette a nudo il proprio vortice artistico fatto di segni e immagini, proponendolo fino al 27 giugno all’associazione Movimento Aperto in via Duomo 290 /c guidato dall’infaticabile gallerista e artista Ilia Tufano.
E’ l’ultimo appuntamento della stagione espositiva prima della pausa estiva. L’iniziativa è curata da Carlo Bugli, autore dello scritto che l’accompagna dal titolo “Giorgio Moio o dell’irrefrenabile poiesis“.
Spiega il curatore: «L’ immagine iconica, è come messa in assedio da ordini di scrittura di varia provenienza, non manca l’amanuense, l’autocitazione da testi puramente verbali, (riconoscibile dalle note particolarità ortografiche del poeta), scritture disposte in varia formazione, orizzontale, verticale, a onda, circolare o ellittica, il segno pittorico e l’elemento tipografico».
Il disordine della materia accumulata in sentimenti e emozioni trova un’anarchia architettonica nelle opere di Moio che si è sempre occupato del linguaggio in movimento, fin dalla fondazione della rivista “Risvolti” da lui fondata nel 1998 e diretta fino a qualche anno fa, di cui sono usciti 23 numeri, alcuni a colori, con collaborazioni di importanti e anche storicizzati autori ( tra questi, anche Luciano Caruso, fino al suo respiro finale nel 2002).
In occasione del vernissage, Movimento aperto ha anche ospitato la presentazione del suo volume, edito da Bertoni, “Testo al fronte”, il quarto della collana “Contrappunti” dove presenta poesie verbovisuali che scavano nelle profondità della comunicazione verbale, percorrendone tutte le possibilità, sfiorando l’indicibile.
Fino al 27 giugno, aperta lunedì e martedì, ore 17.00-19.00, i giovedì ore 10.30-12.30.

Kaos: Giorgio Moio’s architectural anarchy in 29 works between signs and images

Kaos. Giorgio Moio collects under this title 29 panels of different sizes, made with mixed media, recently but also further back in time.
Poet, literary critic, essayist and writer, the Neapolitan Moio (born 1959) lays bare his own artistic vortex made of signs and images, offering it until June 27 at the Movimento Aperto association in via Duomo 290 /c led by the indefatigable gallery owner and artist Ilia Tufano.
It is the last event of the exhibition season before the summer break. The initiative is curated by Carlo Bugli, author of the accompanying text entitled ” Giorgio Moio or of the uncontrollable poiesis.”
The curator explains, “The ‘iconic image, is as if besieged by orders of writing of various origins, there is no lack of the amanuensis, self-quotation from purely verbal texts, (recognizable by the poet’s well-known orthographic peculiarities), writings arranged in various formations, horizontal, vertical, wave, circular or elliptical, the pictorial sign and the typographic element.”
The disorder of material accumulated in feelings and emotions finds an architectural anarchy in the works of Moio, who has always been dealing with language in motion, ever since the founding of the magazine “Risvolti” which he founded in 1998 and directed until a few years ago, of which 23 issues came out, some in color, with collaborations of important and even historicized authors (among them, also Luciano Caruso, until his final breath in 2002).
On the occasion of the vernissage, Movimento aperto also hosted the presentation of his volume, published by Bertoni, “Testo al fronte,” the fourth in the series “Counterpoints,” where he presents verbovisual poems that dig into the depths of verbal communication, traversing all its possibilities, touching on the inexpressible.
Until June 27, open Mondays and Tuesdays, 5-7 p.m., Thursdays 10:30 a.m.-12:30 p.m.

RISPONDI

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