Un nuovo passo verso il futuro attraverso il passato nel Museo e Real bosco di Capodimonte. Si è inaugurata stamattina la stufa dei fiori, un piccolo corpo di fabbrica addossato alla Palazzina dei Principi, riadattata verso il 1843 all’uso di una serra.
L’apertura della struttura al pubblico, restaurata e riqualificata come tisaneria-bistrot, si inserisce nel più ampio Masterplan del Museo e Real Bosco di Capodimonte, ambizioso progetto del Direttore Sylvain Bellenger per trovare una specifica destinazione culturale sostenibile per ognuno dei 17 edifici borbonici presenti nel Real Bosco di Capodimonte.
La prima importante tappa del progetto Delizie Reali che ha come obiettivo la valorizzazione, finalizzata al recupero e alla gestione, degli immobili e delle pertinenze della “Real Fruttiera” del Bosco di Capodimonte denominata “Giardino Torre”, in corso di restauro e di prossima apertura, e della cosiddetta “Serra”, che si inaugura e si restituisce al pubblico.
Nel corso dell’Ottocento a Napoli, avvennero profonde trasformazioni in funzione dell’imperante gusto all’inglese e della fascinazione per l’esotico anche nell’arte dei giardini. A Capodimonte l’artefice di questa grande trasformazione fu Friederich Dehnhardt (Bühle, 22 settembre 1787 – Napoli, 1 maggio 1870), botanico giardiniere che dal 1840 divenne direttore del parco.

Qui sopra, l’interno della tisaneria. In copertina, l’esterno della struttura


L’antica serra era molto cara alla duchessa Elena D’Aosta e, probabilmente, quando la nobildonna di casa Savoia abitava a Capodimonte negli anni ’30 del XIX secolo furono aggiunti altri due accessi e finestrini sul fronte a sud, e aperto un varco verso il piccolo vivaio.
Dalla Stufa si entra in una piccola area a verde recintata, di circa 500 mq. Questo piccolo vivaio, probabilmente, occupava una porzione ridotta di quell’ampia zona un tempo denominata “Pipiniera” in cui si coltivavano, in piena terra o in vaso, le piante più pregiate del Giardino dei Principi e la cui esistenza risulta ancora oggi leggibile sulla Pianta Schiavoni che risalem al 1875.



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