Noir/Blu bird: Fabio Bernardini narra una verità scomoda e pericolosa. Dietro delitti feroci

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«È presa da una rabbia incontrollata ancora più violenta: come una belva che assale la preda, così aggredisce la poliziotta ancora a terra stordita, la graffia sulle braccia; con gli occhi sgranati e bava alla bocca tenta di addentarla al viso. Jennifer, con tutte le sue forze cerca di resistere, avverte in quella donna una forza innaturale, una rabbia omicida».
Fabio Bernardini presenta il romanzo noir “Blue bird” .(Laragnatelaeditore, pagine 121, euro 12,48), in cui si parla di omicidi efferati, di condizionamento mentale e di droghe sintetiche che trasformano gli esseri umani in bestie fameliche, capaci anche di episodi di cannibalismo.
Tutto ha inizio quando una nota imprenditrice viene uccisa barbaramente a Londra: il suo corpo viene smembrato come se fosse stata dilaniata dalle fauci di un animale feroce. L’autopsia, però, evidenzia un’agghiacciante verità: chi ha sbranato la vittima apparteneva sicuramente al genere umano.
Dopo neanche un giorno, un omicidio con il medesimo modus operandi viene compiuto ai danni di un altro imprenditore, questa volta a Milano: le analisi confermano che si tratta dello stesso, sanguinario killer.
A occuparsi di questi due casi saranno il criminologo esperto in delitti perversi e in antropofagia Luca Bonanni e la giovane ispettrice di Scotland Yard Jennifer Capobianco; per loro vi sono troppi punti oscuri in questi omicidi brutali, dove non è stata trovata nessuna arma del delitto e vi è stata anche la rimozione del cuore delle vittime.
Mentre indagano, un nuovo mistero si palesa ai loro occhi: sullo specchio del bagno di Jennifer viene lasciata l’enigmatica scritta «L’uccello blu sta volando», e ben presto, quando riescono a intercettare il probabile assassino seriale, ripete ossessivamente quella stessa frase, mentre manifesta un inspiegabile stato catatonico alternato a momenti di rabbia disumana e incontrollabile.
Il movente che ha spinto il potenziale killer a quei delitti è però molto debole; c’è infatti al di sotto una verità scomoda e pericolosa che, una volta rivelata, cambierà per sempre le prospettive di Jennifer e Luca: come potranno gestire una consapevolezza tanto aberrante da risultare quasi impossibile da tollerare?
Fabio Bernardini narra una storia avvincente e disturbante, tra assurdi esperimenti su cavie umane, la riapertura di un controverso programma nato durante la guerra fredda e l’ingerenza di scienziati privi di qualunque morale e rispetto per la vita umana, che possono offrire solo insensate giustificazioni per la loro cieca violenza , «Il progresso chiede sempre il suo tributo di sangue. Bisogna mettere in conto i danni collaterali». (Caterina Elena Rossi)

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