Il paesaggio impossibile. Fino al 3 gennaio, nella chiesa dei Santi Apostoli a Nola la mostra fotografica promossa dalla Fondazione Parco letterario Giordano Bruno, dal Comune di Nola e realizzata grazie al sostegno della Città Metropolitana di Napoli.
Il progetto espositivo è la tappa conclusiva della seconda edizione del Premio Renovatio Mundi call for art 2023 e raccoglie le opere degli undici fotografi under 35 finalisti del Premio selezionati dalla giuria composta dal Presidente della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno, Sebastiano Maffettone, dal curatore del progetto Renovatio Mundi, Gianluca Riccio e dal fotografo Antonio Biasiucci.
Il titolo della mostra è un omaggio a Luigi Ghirri che per primo negli anni Ottanta del secolo scorso ha riconosciuto la centralità del pensiero di Giordano Bruno nell’ambito della cultura fotografica contemporanea. 
Spiega Riccio: «In un’epoca come l’attuale, segnata dalla proliferazione d’immagini digitali, dal ricorso sempre più diffuso all’intelligenza artificiale nei processi di produzione visiva e dal consumo massiccio di fotografie che ognuno di noi quotidianamente sperimenta,  interrogarsi sull’idea di un paesaggio impossibile sulle orme di Luigi Ghirri è il passo iniziale per provare ancora a riconoscere nella fotografia quell’ immaginaria bussola che indica una direzione possibile nella conoscenza del paesaggio contemporaneo».
Le opere fotografiche di Claudia Alovisi, Rosalba Avventura, Morena Cannizzaro, Maria Cavinato, Antonello Cimini, Silvia D’Addato, Claudio Frontone, Valeria Laureano, Giulia Napoleone, Serena Petricelli, Betty Salluce, presentate nella cornice della chiesa seicentesca dei S. Apostoli di Nola, diventano uno sfaccettato osservatorio sui molteplici paesaggi: esteriori e interiori, naturali, artificiali, digitali, immaginari.
Così gli undici finalisti raccontano con chiarezza una tensione a pensare ancora il linguaggio fotografico come spazio teoretico piuttosto che rigidamente mimetico: luogo ancora in grado – nella molteplicità delle sue declinazioni linguistiche e tecniche – di configurarsi come un ponte tra il nostro paesaggio interiore e il mondo esterno.
Istituito nel 2020 nell’ambito della programmazione della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno, il premio Renovatio Mundi call for art è nato come strumento di relazione tra saperi differenti – pensiero filosofico e arte visiva in particolare – attraverso cui interpretare il pensiero e l’opera del filosofo nolano in relazione ai temi connessi con l’uso e l’impatto delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, con il cosmo digitale e con la produzione visiva nella società contemporanea.
Nella seconda edizione, l’invito è stato rivolto a giovani fotografi e artisti che usano il linguaggio fotografico nella propria ricerca, nella convinzione che una prospettiva di reale rinnovamento del mondo che abitiamo.

Qui sopra, Spazio interrotto di Morena Cannizzaro, 2020
In copertina, Amalia di Valeria Laureano

Nola/ Chiesa dei Santi Apostoli, “The impossible landscape” according to 11 photographers under 35. An prize sponsored by the Giordano Bruno Literary Park Foundation

The impossible landscape. Until January 3rd, in the Church of the Holy Apostles in Nola, the photographic exhibition promoted by Fondazione Parco letterario Giordano Bruno, the Municipality of Nola and realized thanks to the support of the Municipality of Naples.
The exhibition project is the final stage of the second edition of the Renovatio Mundi call for art 2023 prize and brings together the works of eleven photographers among the 35 finalists of the prize selected by the jury composed of the President of the Giordano Bruno Literary Park Foundation, Sebastiano Maffettone, the curator of the Renovatio Mundi project, Gianluca Riccio, and the photographer Antonio Biasiucci.
The title of the exhibition is a tribute to Luigi Ghirri, who in the 1980s was the first to recognize the centrality of Giordano Bruno’s thought in contemporary photographic culture.
Riccio explains: “At a time like the present, marked by the proliferation of digital images, the increasingly widespread use of artificial intelligence in the processes of visual production, and the massive consumption of photographs that each of us experiences on a daily basis, questioning the idea of an impossible landscape in the footsteps of Luigi Ghirri is the first step in trying to rediscover in photography that ‘imaginary compass that points out a possible direction in the knowledge of the contemporary landscape.
The photographic works by Claudia Alovisi, Rosalba Avventura, Morena Cannizzaro, Maria Cavinato, Antonello Cimini, Silvia D’Addato, Claudio Frontone, Valeria Laureano, Giulia Napoleone, Serena Petricelli and Betty Salluce, presented in the 17th century church of S. Apostoli in Nola, become a multifaceted observatory of multiple landscapes: exterior and interior, natural, artificial, digital, imaginary.
In this way, the eleven finalists clearly narrate a tension to still think of the photographic language as a theoretical space rather than a rigidly mimetic one: a place still capable – in the multiplicity of its linguistic and technical declinations – of configuring itself as a bridge between our internal landscape and the external world.
Established in 2020 as part of the programming of the Giordano Bruno Literary Park Foundation, the Renovatio Mundi Call for Art Prize was created as a means of bringing together different knowledge – philosophical thought and visual art in particular – through which to interpret the thought and work of the philosopher from Nola in relation to issues related to the use and impact of new technologies and artificial intelligence, the digital cosmos and visual production in contemporary society.
In the second edition, young photographers and artists were invited who use the language of photography in their research, believing in a perspective of real renewal of the world we live in.

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